Basket B, Tigers: meglio concentrarsi sulla salvezza

I Tigers si sono giocati sino all’ultimo colpo per provare l’improbabile rimonta ai play-off. Abbandonato un obiettivo ecco che se ne presenta uno nuovo, quello della salvezza che nelle prossime settimane impegnerà i bianconeri. Tanti gli scontri diretti da vincere per chiudere al più presto una situazione che potrebbe rivelarsi piuttosto complicata. Tutto partirà domenica al Carisport contro Jesi in una sfida in cui sarà vietato sbagliare.
Giocare con soli sei effettivi non è mai cosa scontata. Farlo lottando ad armi pari contro quella che può essere considerata a tutti gli effetti una delle otto grandi del campionato, è un grande attestato di stima che Cesena si porterà dietro. Viene poi l’interpretazione ottima della partita specie in fase difensiva dove è stata ben disinnescata una squadra con un alto potenziale offensivo.
L’immagine è quella di capitan Mascherpa che stremato dalla fatica cade a centrocampo negli ultimi due minuti, si prende il tempo per un paio di sorsi d’acqua prima di rientrare e continuare a lottare. Ora serve recuperare tutte le energie e completare l’opera ampiamente alla portata di un gruppo che ancora attende che la fortuna giri a favore. L’obiettivo dichiarato ad inizio stagione verosimilmente non verrà centrato, ma salvarsi senza passare dai play-out può essere comunque un buon compromesso.
Rimane la sensazione che la squadra di due anni fa avrebbe portato a casa il successo anche a fronte delle assenze. Il motivo? L’utilizzo reale dei giovani e della panchina. Si ricorda in passato di Filippo Rossi, un ragazzo che tutte le volte che entrava sul parquet era pronto a dare qualcosa. Lui era stato responsabilizzato dal coach ed era idolo indiscusso della tifoseria. Non un portaborse di professione, messo lì per puro dovere e contato negli allenamenti per arrivare a dieci. Sono proprio questi momenti di emergenza che mettono in luce il mancato sguardo di progettualità e futuro. Andando nella sostanza, i Bertini e Giorgini della situazione con un’idea di base e una situazione volta sin dall’inizio alla loro crescita, avrebbero sicuramente potuto portare qualche minuto alla causa in una partita come domenica dove l’emergenza era davvero totale.

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