Basket B, Tigers in apprensione per Anumba
C’era una volta una squadra che sognava di crescere e far divertire i tifosi puntando dritta ai play-off. Poi una lunga serie di avvenimenti hanno pregiudicato quella che a inizio stagione poteva apparire come una bella favola. Oggi l’unica cosa che si chiede ai Tigers è evitare il calvario chiamato play-out che dopo la sconfitta contro Jesi, rischia di materializzarsi a grandi passi. Sabato a Roma ci sarà la prova del nove, dove sbagliare non è proprio concesso.
Missione salvezza
Come spesso è accaduto in questa stagione, l’andamento del match dei bianconeri è stato sulle montagne russe. L’approccio sbagliato dal punto di vista tecnico-tattico e mentale è costato la sconfitta. Il -12 dopo appena 5’, che si unisce al -10 dell’intervallo, sono forse i più grandi demeriti di un ko nel complesso meritato.La reazione di nervi, prima che di gioco, aveva rimesso la partita nelle mani di Cesena, capace di segnare 27 punti nel terzo quarto. Poi subito un controparziale che ha rimesso in linea gli equilibri del match e consegnando agli annali un finale avvincente, il più classico da tensione alta per una posta in palio anche maggiore dei due punti. Giocarsela con idee chiare e punti fermi a cui affidarsi quando conta, è la condizione di partenza per non produrre i pasticci visti domenica, con tre possessi nell’ultimo minuto letteralmente gettati alle ortiche.
In fin dei conti i Tigers hanno fallito il primo di tre match salvezza contro avversarie diretta in una lotta che resta apertissima. Abituarsi ai ritmi di match salvezza è una di quelle prove di maturità a cui è chiamata una squadra che sin qui nelle grandi missioni è stata costantemente rimandata.