Basket B, Tassinari: "Rimini, ora conta solo salire in A2"

Le chiacchiere sono finite. Da domenica, tutti i discorsi sulla regular season perderanno di qualsiasi valore, e in casa RivieraBanca lo sanno bene. Nessuno si ricorderà che «si poteva arrivare primi» o che si è perso 6 volte su 8 contro le prime 5 della classifica, ma tutti avranno negli occhi quanto succederà nella post-season che deve traghettare Rimini in A2 dopo dieci anni buoni di purgatorio (con intramezzi di inferno). Focus solo su Taranto, quindi, che uno dei biancorossi conosce molto bene. Andrea Tassinari, infatti, ha giocato assieme a Conti e Conte nel recente passato: a lui, Ferrari chiede non solo canestri ma anche leadership, difesa, letture: «Siamo pronti, ci stiamo allenando bene, siamo carichi, in squadra abbiamo giocatori di esperienza assoluta - inizia la sua analisi il ‘Tasso’ - Secondo me Taranto è una buona squadra, è passato da sesto ma vale un paio di posizioni in più, poi ognuno fa il suo percorso. Stiamo già guardando tutti i nostri avversari, bisogna essere pronti. Aver evitato le due Rieti è stato sicuramente un bene, con la NPC abbiamo perso due volte, la Real Sebastiani è ostica, lunga ed è in fiducia. Agrigento poi ha fatto una regular season top, è da 2-3 anni ai vertici, preferisco quindi aver beccato Roseto, grande squadra come lo siamo noi, sempre che ci arriviamo».

Si va con la mente già alla finale, ma chiaramente sono discorsi da tabellone, consci che nei play-off è bene procedere per step. A proposito di interrogativi: come fa un giocatore istintivo come Tassinari a capire qual è il limite per una giocata? Il rischio è sempre alto, nel basket ai mille all’ora: c'è un modo per abbassarlo? Così Tassinari: «Lo capisco quando Mattia (Ferrari, ndc) urla, allora non è un buon segno - scherza lo ‘zero’ di Riviera Banca - In realtà il salto di qualità che devo fare è proprio qui, capire i momenti della partita, essere più inquadrato. Per farlo, c’è solo un modo: allenarsi sempre di più. E con il coach mi sento di aver fatto grossi miglioramenti».

Il play della Rinascita si affaccia quindi alla sfida con Taranto da assoluto top player della categoria. «Ho giocato i primi play-off con la Sangiorgese contro Cento che ci sconfisse 2-0 e poi vinse il campionato, a Orzinuovi invece ho vinto il campionato e a Montecatini anche lo spareggio per la A2. L’anno scorso ero a San Vendemiano ed eravamo 2-0 nella finale avendo vinto due volte a Fabriano. L’abbiamo buttata via…».

Quest’anno il finale deve essere diverso: «Posso anche fare il 12% da tre e giocare male, dobbiamo vincere il campionato, è quello che mi sono promesso quando sono arrivato qui. È l’unica cosa che conta».

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