Basket B, RivieraBanca, ora sotto con Roseto

Finale per la promozione doveva essere, finale per la promozione sarà. Il resto conta meno di niente, soprattutto quando si parla di play-off. Anche l’aver stentato, rischiato, più che sofferto contro Faenza che a ogni match ha perso un pezzo (e che pezzo) in più, oggi, è storia buona per gli almanacchi: il 3-1 col quale la Rinascita si è sbarazzata di un’orgogliosa Raggisolaris lascia spazio alla sfida determinante con Roseto (domenica garauno, ancora da definire l’orario) per la salita in A2, obiettivo dichiarato a inizio anno.

«Siamo stati bravi, Faenza si è dimostrata una squadra forte, che vale secondo me Npc Rieti e Ancona - così si esprime Francesco Bedetti, uno dei più solidi in canotta Rbr -. Se avessero disputato un campionato normale sarebbero finiti quinti, hanno preso giocatori da A2, hanno Vico, un grande allenatore come Garelli. Garauno l’abbiamo giocata bene, poi loro l’hanno messa sulla tattica e ci hanno portato via garadue, ma siamo riusciti a vincere due volte in trasferta. Se guardiamo alle altre semifinali di B, solo Sebastiani e Cremona hanno vinto 3-0, le altre hanno perso almeno una partita. La differenza tra le squadre ora è poca, siamo stati cinici nei momenti clou, ognuno ha messo il suo mattoncino».

L’analisi di garaquattro

Sembra la cartina di tornasole della stagione biancorossa: inizio pessimo (anche -15), messa a punto, rimonta, dominio (anche +11), pisolino, rischio, vittoria. «Si, potevamo gestire meglio gli ultimi possessi - annuisce ‘Bedo’ - ed essere più duri, serviva più furbizia, compreso il fallo non fatto prima della bomba di Molinaro».

Le prestazioni personali nei play-off lasciano strada alla squadra ma in ogni caso quando ci sono stati dei problemi, sia Bedetti che Rivali («ha giocato una serie fuori di testa, ma del resto lo conosciamo», esemplifica bene il concetto sul compagno) hanno risposto presente. «Io sono soddisfatto, ho anche tirato abbastanza bene, poi conta vincere. Sono stato molto in campo quindi significa che il mio contributo c’era, ho cercato di fare ciò che serviva, le statistiche contano zero».

Adesso arriva la finalissima: con Roseto sarà una serie imprevedibile? «Fin qui abbiamo fatto il nostro, ma siamo partiti per salire. Le finali si possono vincere o perdere, sarebbe una stagione super se vincessimo il campionato. Loro sono lunghi e attrezzati, sarà dura, in corso d’opera anche gli infortuni e altri episodi possono incidere, come abbiamo visto. Il fattore campo non è cosa da poco, loro in casa hanno perso solo una volta con Ancona, credo che alla fine si vinca con la difesa, al ritorno in campionato li abbiamo battuti proprio limitando Nikolic e Amoroso che sono i loro bomber: la chiave è quella».

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