Basket B, Rimini lancia la volata e che bagarre per i play-off

Basket

Rimini per la prima volta prima, Faenza decisamente in rampa di lancio, Imola attesa dalla partita forse decisiva della stagione e Cesena che deve ancora chiarire il proprio destino. La ripresa del campionato non è stata all’insegna delle sorprese in casa romagnole, anzi, e le sette giornate che mancano di qui alla fine della regular season dovranno dire moltissimo sul futuro delle nostre squadre. La classifica tra zona play-off e play-out resta abbastanza spaccata, ma i Raggi hanno potenziale e calendario per studiare la grande rimonta. Un po’ di attenzione in più, alle spalle, dovranno tenerla i Tigers, che domenica a Senigallia (ore 18, arbitri i friulani Andretta e Zuccolo) si giocheranno le residue speranze play-off.

Rimini, lanciato il guanto di sfida

Ormai la volata con Roseto per il primo posto è partita. Il Covid potrebbe ulteriormente rallentare gli abruzzesi, che su sette match ne hanno almeno due molto tosti in trasferta (Real Rieti e Ozzano), e la differenza canestri positiva rappresenta per Rimini un piccolo grande vantaggio. Senigallia e Ancona fuori sono toste per la Rbr, ma la vera trappola resta forse quella al Flaminio del 17 aprile contro la Kienergia Rieti del riminese Ceccarelli. Onestamente in B non sembrano esserci formazioni migliori di quella allenata da Ferrari, ma Agrigento rappresenterebbe (con la bella fuori) il cliente peggiore di tutti, quindi meglio per Rimini andarselo a prendere quel primo posto giocando l’ultima parte di regular season come se fosse già play-off.

Imola, ne mancano tre

Verosimilmente a 34 punti ci sono i play-off. Quindi l’Andrea Costa deve vincere almeno tre delle ultime sette per coronare il proprio sogno. Il crocevia domenica con Teramo (ore 18, arbitri i marchigiani Guercio e Valeria Lanciotti) peserà tantissimo, perché batterli (come all’andata) significherebbe escludere o quasi gli abruzzesi da ogni discorso e non caricare di troppa pressione i successivi impegni casalinghi, sia quelli “facili” (Civitanova) che quelli tosti (Ozzano e Ancona). La Salvemini- band viene da tre ko consecutivi, è gruppo fisico e tatticamente complicato da digerire, insomma il test ideale per capire quante risorse abbiano nel corpo (e nella testa) i biancorossi.

Cesena, a metà del guado

A sei punti dai play-off e con soli due di vantaggio sui play-out. Come scrivevamo all’inizio, il futuro dei Tigers è ancora tutto da scrivere, anche se pesano le tante sconfitte contro le attuali prime otto del lotto. Vero che su sette partite solo il derby casalingo con RivieraBanca appare sulla carta durissimo per i bianconeri, ma gran parte delle loro speranze play-off passano dalla trasferta di domenica a Senigallia. Dovesse andare male, sulle tre successive (Jesi e Teramo in casa, nel mezzo Roma fuori) serviranno due vittorie per avere la certezza di non rischiare il calderone play-out.

Faenza, pronta al filotto

Tanti addetti ai lavori lo dicono già da giorni, nei play-off nessuno vorrebbe prendere Faenza. Sì, perché acquisto dopo acquisto e aggiustamento dopo aggiustamento, Baccarini e Garelli hanno raddrizzato la barca. Su sette partite, quattro sono in trasferta contro le attuali ultime quattro della classifica e gli scontri diretti in casa (Imola, Senigallia e Ozzano nell’ordine) non possono certo spaventare una squadra che al Pala Cattani stava per battere Real Rieti e Rimini. Insomma 20+14 fa 34, e se la matematica non è un’opinione, ai quei play-off i Raggisolaris possono davvero arrivare. Comunque meglio pensare ad uno scalino alla volta e il primo sarà domenica alla Bombonera di Montegranaro (ore 18, arbitri i campani Roca e Arianna Del Gaudio), dove la Sutor ha vinto solo una volta su undici.

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