Basket B: Rimini in pole, Faenza e Cesena ambiziose

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Voglia di campionato. E’ quella che pervade tutto il movimento cadetto, naturalmente declinato a seconda dei differenti momenti storici e ambizioni, dopo una stagione come la scorsa quasi “strascicata”, e il torneo 2019-2020 interrotto dal virus sul più bello. Rimini punta senza mezzi termini all’A2, Cesena e Imola, rispettivamente a caccia di play-off e salvezza, su una crescita progressiva alla luce delle rivoluzioni estive. Un capitolo a parte merita Faenza che, con la Supercoppa, ha “rinunciato” all’effetto sorpresa. La solidità societaria, la bravura di coach Serra e il perfetto mix tra gioventù ed esperienza del roster autorizzano i tifosi a voler rinverdire i fasti 1993-1994, quando l’allora Popolare chiuse 5ª in B d’Eccellenza, a due punticini dai play-off. Sognare è lecito.

Fascia 1 (Rimini e R.Sebastiani Rieti)

Sulla carta le due nette favorite, anche per la presenza in panchina di allenatori fuori categoria come Ferrari e Finelli. Il club laziale ha dimostrato però già l’anno scorso di smarrire troppo facilmente pazienza e raziocinio, così nemmeno il super quintetto Stanic-Contento-Loschi-Ndoja- Ghersetti deve preoccupare Rbr. Per i biancorossi, insomma, l’unico vero rischio appare la pressione dell’ambiente per il traguardo A2 e, forse, il reinserimento di Tassinari dopo la fine della squalifica. Pronostico: Rimini perderà al massimo 5 partite in regular season e poi salirà in A2.

Fascia 2 (Npc Rieti e Faenza)

Il riminese Ceccarelli e la sua retrocessa Npc si sono già presi il derby di Supercoppa, occhio quindi ad una squadra costruita con intelligenza (Antelli-Testa-Timperi-Papa-Tiberti, più l’ex Rimini Broglia e Del Testa dalla panchina) e con un vero fattore campo dalla sua. Di Faenza si è già detto tutto, da capire se la mancanza di centimetri e chili in area possa diventare un problema nella corsa promozione.

Fascia 3 (Roseto e Ancona)

Il Campetto in Supercoppa è quello che ha messo più alle corde Faenza e andrà seguito con attenzione, perché con Giombini, Quarisa e Pozzetti ha un pacchetto lunghi doc. Roseto ha cambiato poco, buttando dentro Turel in un gruppo arrivato l’anno scorso ad una vittoria dall’A2. Difficile capire però la sostituzione di coach Trullo con l’ex Forlì, Quaglia.

Fascia 4 (Tigers Cesena e Jesi)

Il diesse Foschi ha rifatto la squadra da cima a fondo, puntando tutto sul crack Anumba (farà innamorare il Carisport), sui solidi Mascherpa e Genovese e sull’utilissimo Bugatti. La sua creatura appare equilibrata (sotto Nwokoye non si discute), forse un po’ indietro in regia, ma Gallizzi si farà. Più da scoprire Jesi, che ha Rizzitiello da recuperare dopo il grave infortunio, però Meneguzzo in panchina e Maggioli dietro la scrivania assicurano “controllo”.

Fascia 5 (Senigallia e Teramo)

I marchigiani in Supercoppa hanno eliminato Rimini e la loro pallacanestro ad alti ritmi, con la coppia Varaschin-Bedetti a presidiare l’area, intriga. Tutta da decifrare Teramo, che non manca di talento (dall’ex Ozzano, Bertocco, all’ex San Severo, Di Donato), ma con coach Salvemini che l’anno scorso non ha convinto.

Fascia 6 (Giulianova e Luiss Roma)

Giulianova (alla nona stagione di fila in B) ha costruito la squadra all’ultimo, ma il quintetto con Motta (inseguito pure da Imola) e Giacomelli fra gli esterni e Fattori e Di Carmine sotto, sembra da salvezza. Gli universitari, guidati da un eccellente allenatore come Paccariè, puntano sempre su gioventù e atletismo: bomber Di Bonaventura darà la spinta giusta.

Fascia 7 (Ozzano e Andrea Costa)

Scelte opposte. Ozzano ha puntato tutto sull’esperienza (dentro Iattoni, Cappelli, Bonfiglio e Klyuchnik), Imola sui giovani. Barattini (ex Virtus Imola) da una parte e Wiltshire dall’altra possono cambiare i destini, anche se l’Andrea Costa conterà soprattutto sulla difesa e sull’effetto Ruggi (un posto mai banale dove giocare a pallacanestro) per centrare la salvezza.

Fascia 8 (Civitanova e Montegranaro)

La Sutor dell’ex imolese Alberti, in quanto ripescata, e Civitanova (orfana di Amoroso) sembrano partire un po’ dietro alle altre. Occhio però alla bravura di Schiavi, coach della Virtus, e ai futuri acquisti di Montegranaro.

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