Basket B, Rimini, Imola, Faenza e Cesena: chi lancia la volata?

Basket

La volata è lanciata. A 5 turni dalla conclusione della stagione regolare ormai non restano più dubbi sugli obiettivi delle romagnole. Rimini contenderà il 1° posto a Roseto, l’Andrea Costa (da domenica scorsa salva matematicamente) e Faenza cercheranno il pass play-off e i Tigers dovranno evitare gli insidiosissimi play-out (sulle 16 spareggianti fra i 4 gironi ne scenderanno in C Gold ben 7). Ora più che mai possono diventare decisivi i singoli per dare l’ultima spinta alle nostre. Ecco i 4 da tenere d’occhio in Romagna.

Passo da Bomber

Non è stata una stagione facile questa per Andrea Saccaggi, ovvero il gioiello della campagna acquisti di Rimini insieme all’altro Andrea, Tassinari. Partito con il vento in poppa (21.6 punti di media nelle prime 3 giornate) l’ex Agrigento ha poi cominciato a soffrire e, rallentato da numerosi problemi fisici, fra metà gennaio e marzo ha conosciuto il momento più buio (soli 7’ giocati nelle 3 sfide con Jesi, Roseto e Ozzano). L’influenza lo aveva svuotato, ma lo staff medico ha saputo rimetterlo in piedi e coach Ferrari lo ha atteso con pazienza. Bene, nelle ultime 3 sfide l’esterno toscano ha sparato 22 (Imola), 22 (Giulianova) e 21 (Montegranaro), con un eccezionale 15/31 da 3, scaldando la mano in vista delle 3 sfide probabilmente decisive con Senigallia, Kienergia Rieti e Ancona.

Centimetri da sfruttare

Nell’Andrea Costa il giocatore con più margini, fisici e di talento, appare senza dubbio Alessandro Vigori. Però uno di 212 centimetri con la mano che si ritrova dovrebbe aver fatto già ora molto di più. Vero, i pesanti infortuni subiti in carriera sono condizionanti a livello psicologico, e in un campionato come la B è molto più facile per gli esterni trovare il proprio posto offensivo, però Vigori ha faticato oltremodo (8.1 punti e 5.3 rimbalzi di media, con il 47% da 2 e il 27% da 3). Dal match casalingo con Montegranaro il figlio d’arte ha cominciato a lanciare segnali confortanti, andando due volte in doppia cifra e risultando prezioso pure alla retroguardia. Ora deve insistere, imparando a selezionare meglio i propri tiri, perché spesso sembra prendere iniziative un po’ caso, e digrignando i denti dietro, dove il fisico da solo non può bastare per vincere certi duelli. Serve il carattere.

Aromando dominante

Nelle ultime otto partite i Raggisolaris hanno perso solo due volte, e in volata, con Real Rieti e Rimini. La centralità di Vico e Petrucci nei piccoli e di Poggi vicino a canestro non è in discussione, ma il giocatore che ha compiuto un deciso salto di qualità risponde al nome di Simone Aromando. L’ex Bernareggio ha marciato in queste 8 sfide a 14.7 punti, 14.3 rimbalzi e 3.2 falli subiti di media, il tutto uscendo dalla panchina da 6° uomo, geniale trovata di coach Garelli. Nelle 4 vittorie consecutive dei manfredi, poi, il monzese ha tirato già nell’ordine 16, 19, 18 e 23 rimbalzi (30, 36, 29 e 17 il dato della valutazione). Insomma, con Aromando dominante nel pitturato Faenza ha tutto per coronare la propria rimonta, e nei prossimi scontri diretti non possono certo far paura Bedin e Varaschin di Senigallia o Klyuchnik di Ozzano.

L’ora del Cinno

Ad inizio stagione la scommessa Tigers su un play del 2000 come Ezio Gallizzi, fra l’altro fresco di retrocessione con Montegranaro, era sembrata rischiosa, ma compensata dall’alto tasso d’esperienza del resto del gruppo. I problemi fisici di Mascherpa, la partenza improvvisa di Genovese e il rendimento deludente di Brighi hanno però costretto lo scugnizzo sardo ad una decisa assunzione di responsabilità. A Cesena i suoi numeri sono cresciuti (8.4 punti, 2.5 assist e 2.6 rimbalzi, con il 34% dall’arco e il 78% in lunetta), però il rendimento resta discontinuo e le letture, specie nei momenti caldi, abbastanza discutibili. Ora, però, con le difese avversarie sempre più concentrate su Mascherpa e Anumba (l’ex Faenza sembra recuperabile per la trasferta di sabato a Roma) e Bugatti a rappresentare una solida terza opzione offensiva, tocca a Gallizzi guidare la squadra.

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