Basket B, Raggisolaris: quando le sconfitte nascono dalle vittorie

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Lavoro, lavoro, lavoro. Ecco l’unica strada percorribile per i Raggisolaris che, in vista della partita da non sbagliare contro Jesi, si sono chiusi al PalaCattani con il nuovo coach Gigi Garelli. La lunga pausa natalizia, come già specificato dal nocchiero di Bazzano, sarà decisiva in tal senso, offrendo ai manfredi tre settimane “quasi” piene di allenamenti.

Ma ora bisogna anche digerire questa svolta improvvisa. «Non ce l’aspettavamo - dice l’esterno Giacomo Siberna - anche perché a Senigallia abbiamo perso solo all’ultimo tiro e se Bedin non avesse segnato, credo che le cose sarebbero andate diversamente pure in settimana. Non so cosa ci sia successo rispetto al brillante avvio di stagione e alla vittoria della Supercoppa, ma si è inceppato qualcosa e tra di noi nello spogliatoio ne abbiamo parlato parecchio, senza trovare la quadra. Adesso però si azzera tutto e ci ributtiamo con entusiasmo nel lavoro, seguendo le direttive di un coach esperto e vincente come Garelli. Con Serra stavamo bene, ma lo sport spesso va così».

Questione di fiducia

Fra la Supercoppa e l’esordio in campionato Faenza ha infilato sette vittorie di fila, poi ha messo assieme appena 4 successi su 11 uscite. «Anche secondo noi è stata più che altro una questione di testa. Abbiamo perso fiducia e forse inconsciamente, alzando la Supercoppa ci siamo messi tutti troppa pressione addosso».

Non a caso Garelli, nella presentazione ufficiale, ha chiesto alla squadra «di giocare in attacco con maggiore serenità, mollando il freno a mano e cercando anche qualche giocata spensierata». L’ex Forlì ha notato l’empasse mentale del gruppo. «Questione di fiducia pure qui - riprende Siberna - davanti abbiamo spesso prodotto buoni tiri, sbagliandoli. Garelli ci ha detto di insistere e di restare tranquilli, prima o poi quei tiri entreranno e le percentuali si alzeranno. Ci aspetta Jesi, saranno altrettanto motivati e cattivi, ma noi dobbiamo mettere qualcosa in più a livello d’entusiasmo, anche solo per il fatto di giocare in casa. Conosco Ferraro, ex compagno a Orzinuovi e Fioravanti, con cui ho fatto le giovanili a Cantù. I pericoli ci sono».

I Raggisolaris hanno cambiato allenatore per la prima volta nella propria storia a stagione in corso. «Mi era già capitano nel 2019-‘20, quando a Orzinuovi fu esonerato Stefano Salieri, con cui avevamo centrato la promozione. Chiamarono Corbani, le cose non migliorarono granché, ma poi il campionato fu sospeso per Covid».

Marche turbolenti

Come se non bastasse la mezza rivoluzione già annunciata a Jesi, prossimo avversario di Faenza, dove fra l’altro il patron Lardinelli non esclude un nuovo ritorno sul mercato, è di ieri la notizia dell’esonero di coach Baldiraghi a Montegranaro. Fatali al tecnico pavese le otto sconfitte consecutive e l’ultimo posto con soli 2 punti. Al suo posto arriva il maceratese Damiano Cagnazzo, già visto a Jesi e San Severo (A2) e l’anno scorso a Piombino in B, dove subentrando in corso salvò i toscani non restando solo per motivi personali. Domenica in casa contro Senigallia il suo esordio.

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