Basket B play-off, RivieraBanca a caccia del bis

La sua assenza in aprile non è passata inosservata, per chi di esperienza ne ha da vendere e sa essere duttile e fondamentale al servizio della squadra. Garauno ha consegnato ai play-off di Rimini uno Stefano Masciadri pronto e in condizione ottimale, risultando tra i migliori dei suoi con 11 punti nel successo su Taranto ma soprattutto con una prova di sostanza che ha messo in luce tutto il repertorio del giocatore ex Ravenna.

«Siamo stati molto bravi a interpretare la gara, partendo nel migliore dei modi in questi play-off. Venivamo da un’ottima settimana in palestra, tutti erano consapevoli dell’importanza di approcciare bene la serie e siamo contenti perché siamo riusciti a trasformare sul campo tutte le cose che avevamo provato».

Importanti le rotazioni diluite che coach Ferrari ha concesso ai suoi, per un risparmio di energie che nelle serie play-off possono risultare fondamentali. «Chi è entrato domenica ha mantenuto il livello tecnico e di energia alto, un aspetto che in regular season a volte era mancato perché eravamo un po' discontinui nell’arco dei 40 minuti. Il vantaggio di un grande e profondo roster è questo, saper equilibrare anche le forze dovendo giocare tante partite ravvicinate».

Neanche il tempo di riordinare le idee infatti e si torna subito sul parquet, perché già stasera c’è garadue (palla a due alle 20.30), partita che può rappresentare un crocevia importante per indirizzare la serie a favore dei biancorossi. «Ogni partita fa storia a sé, non è una frase di rito, a livello mentale può cambiare tutto. Noi dovremo essere bravi a non sentirci appagati o superiori a Taranto, dovremo essere ancora più solidi perché in casa non vogliamo più concedere niente. Siamo sul pezzo, questo è anche il momento di divertirsi e raccogliere i frutti di quanto seminato durante l’anno».

Poco più di un mese fa l’operazione per rimuovere dei corpi mobili articolari dal ginocchio sinistro, oramai un lontano ricordo visti i tempi e la qualità del recupero di “Mascio”. «Io sto bene e ho una carica addosso incredibile. I venti giorni passati fuori sono stati duri perché avrei voluto essere in campo a dare una mano alla squadra. Il percorso riabilitativo grazie all’ottimo staff che ho avuto a disposizione non ha avuto intoppi. Era il primo intervento chirurgico della mia carriera, ma non ho mai temuto di non recuperare in tempo, quando vedevo che la riabilitazione procedeva spedita».


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