Basket B, Pierich: "La Rekico vale le migliori del girone"

Archivio

È stato l’ultimo ad arrivare, ma è come se fosse col gruppo sin dal primo giorno. Si è integrato alla perfezione, Simone Pierich, in casa Rekico, diventandone presto leader emotivo, ruolo tagliato su misura, considerato il pedigree e gli anni di “mestiere” alle spalle. Il suo utilizzo gli permette di non spremersi e di fornire il meglio di un minutaggio misurato, tanto da risultare, dopo due giornate, al settimo posto tra i marcatori del “gironcino” romagnol-piemontese, nonostante sia solo 51° tra i giocatori con più tempo passato sul parquet.

Al Pala Ruggi, domenica scorsa, avrebbe però avuto più spazio, se un problema ad una spalla, da cui è in ripresa, non l’avesse tolto dai giochi ad inizio quarto periodo. Lasciando ai suoi compagni l’onere della rimonta non completata. Un derby che ha lasciato a Pierich qualche cruccio: «Sì, ho dei rimorsi – confida l’ala – per come sono andate le cose. Me la sono presa anche un po’ con gli arbitri, perché dare e prendere colpi ci sta in una partita intensa, e mi sta bene anche una direzione di gara che lasci giocare, ma in alcune situazioni ho notato disparità di metro arbitrale. Ma non faccio recriminazioni, gli arbitri non hanno influito sul risultato. La sconfitta è colpa nostra, ne abbiamo parlato in settimana: sappiamo di poter essere al livello delle migliori, dobbiamo cominciare a crederlo davvero ed a comportarci da “grandi”, in modo da non farci trovare impreparati in queste situazioni».

La chance per fare un altro passo verso la maturità arriva con un altro derby, domenica prossima, quando al Pala Cattani arriveranno i Tigers. Appuntamento al quale Pierich non vuole mancare: «Ho ricominciato ad allenarmi col gruppo (ieri, ndr). Avevo avuto già problemi alla spalla in passato, e ad Imola ho sentito una fitta, forse per via di un movimento anomalo in un contrasto di gioco. Ora va molto meglio, e conoscendomi, credo che sarò della partita. Sappiamo molto bene il valore di Cesena, non ci facciamo confondere dai risultati dei primi due incontri. Con Rimini aveva iniziato bene, e ha ceduto solo nel quarto periodo, mentre quella con Oleggio non la giudico perché è stata la classica serata dove i palloni non entrano neanche a piangere. I Tigers non sono certo squadra che segnano 50 punti a partita, quindi terremo alta la guardia, perché l’occasione per riscattarci va colta».

Newsletter

Iscriviti e ricevi le notizie del giorno prima di chiunque altro Clicca qui