Il basket riminese, nei suoi 75 anni di storia, ha ottenuto appena due volte la promozione in A2 (tre quelle in A1). La prima, storica, il 9 aprile 1978, con l’esodo riminese a Firenze, la seconda il 26 maggio 1991 quando Rimini battè Modena al palasport Flaminio nella bella di finale, trampolino di lancio per il clamoroso doppio salto B-A1 che si concretizzò dodici mesi più tardi.
Timoniere di quella Marr era Piero Pasini, richiamato a Rimini per raccogliere i cocci dopo una brutta retrocessione (spareggio perso a Treviso contro Cremona) e ripartire con un progetto nuovo e coinvolgente. «La squadra era stata costruita con due intenti – sottolinea il Topone – riconquistare subito la serie A2 e far giocare tanto i giovani, da Myers alla covata del 1972. All’inizio pensai come far coesistere queste due situazioni, ma non ho avuto dubbi: i ragazzi furono splendidi come applicazione e con tanta voglia di vincere. Fu un campionato meraviglioso, ci siamo qualificati per le fasi finali con un largo vantaggio e poi ci fu l’apoteosi con Modena. E la ciliegina sulla torta fu lo scudetto della Juniores con Trieste a Forlì».
E sul progetto Rinascita dice: «Mi è piaciuto, hanno puntato sui giovani del territorio, poi è logico che c’è bisogno di qualche rinforzo da fuori, anche noi in quella serie B avevamo giocatori d’esperienza come Sfiligoi, Bigot, lo stesso Terenzi. E poi è stato molto importante voler giocare sempre al Flaminio, un palasport che ha qualcosa di particolare con un pubblico che ricordo sempre per il calore e per i numeri che portava al palazzo».
Pasini non si aspettava di trovare Rimini sul 2-0: «No, pensavo più a un 1-1 perché conosco bene l’ambiente che si respira a Roseto soprattutto quando le partite contano il doppio. Ma Rimini ha una gran voglia di salire, è il palcoscenico che merita».
Quando può, Pasini segue ancora il basket: «Le giovanili e l’Unieuro in A2, anche se sono un po’ disgustato. Perché credo che l’A2 sia il campionato perfetto, esattamente come era una volta, con tanti italiani e due stranieri. Eppure si intestardiscono a volere giocare come in A1».
Verrà stasera a Rimini? Pasini sorride: «Ci ho pensato, ma sono troppo scaramantico, quindi tiferò da casa. Se dovesse andare bene, sarei felice di venire alla festa promozione».