Basket B, Marchi: "Virtus, ora battiamo i Tigers"

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Carlo Marchi, diesse della Virtus
Imola, obbligatorio partire dalla situazione dell’infermeria. Come stanno gli acciaccati, compreso coach Regazzi?

«Mladenov ha ripreso ad allenarsi martedì e sembra aver smaltito il problema alla caviglia, quindi contro i Tigers domenica prossima ci sarà. Contiamo di recuperare pure Tommasini (noie alla schiena, ndr) e Galassi (infiammazione al tendine rotuleo del ginocchio, ndr), gestiti con un po’ di riposo. “Rega” sta lottando con la bronchite e l’allenamento di martedì l’ha saltato».

Il 2022 è stato un anno indimenticabile per la Virtus, quanto è importante chiuderlo vincendo a Cervia?

«Molto, anche se mi aspetto una partita impegnativa, come tutte in questo campionato. Loro dall’arrivo di Conti in panchina hanno battuto l’Andrea Costa e se la sono giocata contro tutti, a parte l’ultima trasferta a San Miniato. Noi abbiamo speso tanto a livello di energie fisiche e nervose nelle ultime due settimane, ma potevamo aspettarcelo con tre match ravvicinati e soprattutto il derby cittadino”».

Contro Senigallia è arrivata una sconfitta pesante nel punteggio, questo la preoccupa in vista del prossimo impegno?

«Assolutamente no. Considerando la sostanziale assenza dei nostri due migliori giocatori, ovvero Mladenov e Tommasini, ci poteva stare di perdere. Poi le proporzioni hanno fatto “rumore”, certo, e Senigallia contro di noi è sembrata la squadra più forte del campionato, ma credo che la Virtus non fosse neanche al 70% del proprio potenziale. Ripeto, con i Tigers dovremo dare il 110%, non sottovalutarli e sfruttare la nostra voglia di rivalsa. Ecco, per certi versi mi preoccupava di più la trasferta ad Empoli, a tre giorni di distanza dal derby. E invece lì la squadra si è confermata quello che è: forte».

Mancano tre giornate alla fine dell’andata e siete nel gruppone delle quarte, cambia qualcosa rispetto agli obiettivi iniziali?

«Tutto come prima. Puntiamo ad arrivare fra le 12 per giocarci poi l’accesso alla B Nazionale nei play-off di maggio. Restiamo un gruppo giovane e quindi il livello dell’attenzione va tenuto sempre alto, per non rischiare brutte sorprese. Poi sono il primo a riconoscere che stiamo facendo molto bene. Fra l’altro la dea bendata non ci ha trattato con i guanti. In casa con Fiorenzuola abbiamo perso per un fallo a 1” dalla sirena e ad Ancona avevamo praticamente già vinto. Con quei 4 punti in più...».

Durante la sosta del campionato molte squadre cominceranno a riflettere sul mercato, voi avete valutazioni in corso?

«Siamo a posto così e con l’allenatore siamo stati molto chiari quando abbiamo preso Tommasini. Quello era il bonus da giocare, in teoria, durante il campionato, ma è capitata l’occasione e l’abbiamo colta. E in ogni caso non ci sarebbero altre risorse economiche a disposizione, perché di fare dei salti nel vuoto qui nessuno ha voglia».

Durante l’estate avete rafforzato molto anche la struttura societaria. Si lavora meglio così?

«Decisamente si. Tante cose che prima toccavano a me, ora spettano ad altri e così ognuno può concentrarsi meglio sulle proprie prerogative. L’arrivo di Torreggiani significa moltissimo per la Virtus e adesso vedo un club solido e quadrato».

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