Basket B, l'ex Filippini: "A Faenza sarei rimasto volentieri"

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«Sono sempre stato un po’ girovago e questo aspetto del mio carattere mi piace molto, però non ho paura a dire che a Faenza sarei rimasto volentieri».

Giacomo Filippini, universalmente riconosciuto come uno dei migliori lunghi di tutta la serie B, lancia così la super sfida di domenica al Pala Triccoli, dove la sua Jesi ha già battuto Firenze e proverà a ripetersi contro gli ambiziosi Blacks di Garelli.

Filippini, che i colori nero-verdi li ha indossati nella stagione 2020-2021 marciando a 10.3 e 6 rimbalzi di media, ricorda volentieri i trascorsi manfredi. «A Faenza mi sono trovato benissimo - continua il 31enne centro lughese - e in quel campionato facemmo peggio di quanto fosse nelle nostre corde, perché avevamo una squadra forte e profonda. Anche per questo, oltre alla splendida situazione ambientale, avrei continuato a giocare lì, ma furono prese altre scelte. I Raggi, del resto, per tradizione hanno spesso cambiato tanto e questo li ha penalizzati. Non a caso l’ottima partenza attuale è dovuta alla continuità di una buona parte del blocco della scorsa stagione».

Battaglia dentro l’area

La formazione allenata da Marcello Ghizzinardi punta a restare nella B nazionale e domenica la posta in palio varrà doppia. «Prevedo una sfida molto simile a quella di Fabriano, intensa e impegnativa a livello fisico. Firenze, che in casa abbiamo battuto, è talentuosa nei singoli, ma produce una pallacanestro un po’ di fioretto. I Blacks invece sono una squadra rude e dentro l’area vantano uno dei migliori reparti lunghi di tutto il torneo».

Filippini, reduce dalla migliore stagione in carriera a Fiorenzuola (15.5 punti e 10.9 rimbalzi di media), durante l’estate ha accettato fra le tante corteggiatrici l’offerta di Jesi. «Qui sono stati tutti molto accoglienti, a noi giocatori non fanno mancare nulla, perché abbiamo le strutture dove allenarci e il tempo necessario per farlo. Il mio rendimento? Forse sono stato un po’ condizionato dai problemi di falli, in particolare con Firenze. Per la prima volta dopo tanti anni vengo sanzionato in modo un po’ severo dagli arbitri, ma sto sbagliando qualcosa io nei movimenti difensivi e nell’uso del corpo».

Cambiamenti e riforma

Proprio Jesi è stata investita dalla forte polemica del tifo storico nei confronti della dirigenza, responsabile di un cambiamento di denominazione sociale poco gradito da Aurora a Basket Jesi Academy. «Noi giocatori questa situazione non l’abbiamo subita, dispiace non vedere al palazzo una fetta importante del pubblico jesino, ma speriamo di riportarli al Pala Triccoli a suon di vittorie».

Sulla formula pazza di questo campionato, causata in gran parte dalla riforma dei tornei, Filippini fornisce un punto di vista molto interessante. «Non piacciono a nessuno, né l’una né l’altra, e mi riferisco agli atleti. Ogni partita diventa terribilmente importante e l’idea di stare tra le prime quattro, per evitare gli spareggi, risulta molto stuzzicante, ma sarà molto difficile».

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