È da quel sabato 18 dicembre che l’Andrea Costa attende la partita di oggi. Si, perché in B la sfida con Ozzano (l’anno scorso una sconfitta pesantissima in regular season e poi il 3-0 ai play-out) sta diventando una sorta di classico e al Ruggi (ore 18, arbitri Cassinadri e Zaniboni) questa volta ci sono in palio due punti pesantissimi per i play-off. All’andata Imola perse 80-71 un match decisamente ruvido, pagando il piglio maggiormente aggressivo degli ozzanesi che, in particolare verso Trapani, fecero pesare tutta la propria “esperienza”. Un canestro sulla sirena segnato nonostante l’invito biancorosso a chiuderla lì, innescò poi qualche scaramuccia in campo, proprio mentre fuori si scatenava la rissa tra gli opposti ultras con i 12 Daspo (3 all’Onda D’Urto) che ne seguirono (oggi saranno 130 i tifosi ozzanesi).
I tanti ex, Grandi, Corcelli e sul fronte opposto Morara, chiudono il cerchio della “tensione” e nell’insolita collocazione odierna, così da evitare la concomitanza con il Gp di F1, sostanziose saranno presenza e attenzione delle forze dell’ordine al Ruggi.
«Abbiamo fatto una buona settimana – esordisce il coach biancorosso Federico Grandi – e i ragazzi hanno messo la giusta intensità in allenamento. Ho visto le facce giuste, un gruppo determinato e c’è voglia di andarsi a prendere un successo fondamentale in chiave play-off. Tre partite ci dividono dal nostro sogno e daremo il massimo».
Freddezza e letture
L’impressione è che, contro le rivali d’alta classifica, Imola paghi ancora a caro prezzo la mancanza di killer istinct nei momenti chiave, vedi contro la Real Sebastiani Rieti quel +5 con inerzia sprecato colpevolmente a metà del terzo tempo. «È un aspetto sul quale stiamo lavorando. Sprechi simili ne abbiamo collezionati pure a Faenza, per esempio, e abbiamo imparato che serve maggiore lucidità in quei momenti. C’è una componente mentale, legata al dimenticarsi in fretta l’eventuale errore commesso, ed una tecnica, perché dobbiamo sempre sapere dove andare in attacco e quale scelta prendere in difesa».
Oggi l’Andrea Costa avrà tanti pensieri per la testa, compreso quel -9 da ribaltare se ne avesse l’opportunità, e dovrà stare attenta a non esagerare nelle motivazioni. Pena il corto circuito. «Dall’ambiente esterno dovremo canalizzare tutte le energie positive e mantenere la maggiore freddezza possibile. Queste partite si vincono specialmente buttando in campo le caratteristiche di tutta una stagione, non cercando di inventare qualcosa di diverso e speciale. Noi dell’aggressività difensiva e della pressione sulla palla abbiamo fatto il nostro Dna, quest’anno quindi ho chiesto ai ragazzi di insistere sugli stessi concetti. La differenza canestri? Ci penseremo al momento. In partenza l’unico obiettivo sarà vincere».
Fattore Ruggi
Insolito giocare di lunedì. «Si, ma con il Gran Premio la domenica era impossibile. Conto sul calore dei nostri tifosi, sempre presenti, e che il fattore campo ci dia una spinta determinante».