Basket B, L'Andrea Costa continua a palesare limiti evidenti sotto canestro

Basket

«In questo sport per vincere bisogna fare spesso un canestro in più degli altri». Sta tutta in questa risposta data dal coach Federico Grandi ai giornalisti di Rieti, che domenica sera gli chiedevano come la sua Andrea Costa possa avere solo 10 punti in classifica, l’essenza della trasferta biancorossa in terra laziale. E anche della stagione di Corcelli e compagni, a 40’ dalla fine del girone d’andata. Perché è vero, come ribadito dall’ex Ozzano che «Difensivamente riusciamo quasi sempre ad imporci sugli avversari», ma poi le partite si vincono nell’altra metà campo e lì iniziano i problemi grossi dell’Andrea Costa.

I numeri

Tanto per capire, domenica al Pala Sojourner Imola ha tenuto un avversario da quasi 86 punti di media a quota 60. In precedenza Rieti era andata una volta sola sotto quota 80, il 4 dicembre nel successo interno su Jesi per 79-69. Corcelli e compagni vantano la seconda difesa del girone (71.1) dietro sempre alla Real Sebastiani (69.6), forzata al 34% da 2 rispetto al suo 54% stagionale e al 27% dall’arco contro il rituale 35%. Insomma, impossibile fare meglio dietro e questo porta ad una considerazione abbastanza “basica” e non frutto di presunzione o mancanza d’obiettività. L’Andrea Costa domenica ha avuto una gigantesca occasione per battere la capolista (priva di Contento e con molti elementi debilitati dal virus influenzale) e non l’ha sfruttata. Perché?

Attacco masticato

«In attacco abbiamo fatto tanta fatica, oggi (domenica, ndr) troppi pochi giocatori sono riusciti a dare il proprio contributo. A tratti abbiamo fermato troppo la palla senza creare tiri aperti e quando ci siamo riusciti li abbiamo sbagliati». È lucida l’analisi di coach Grandi e del resto se la sua squadra viaggia alla miseria di 68 punti di media (meglio solo di Tigers ed Empoli) qualche problema nella costruzione del gioco l’avrà. Curioso notare come gli ultimi 5 attacchi del girone (Imola, San Miniato, Tigers, Empoli e Matelica in ordine sparso) occupino anche le ultime 5 posizioni della classifica, come a dire che la difesa da sola non basta e quel «canestro in più degli altri» citato da Grandi in conferenza stampa, bisogna proprio segnarlo. L’Andrea Costa invece viaggia con il 46% da 2, il 31% dall’arco e un colpevolissimo 65% dalla lunetta: insomma, a segnare fa tremendamente fatica. Il gruppo c’è, come sottolineato con orgoglio domenica sempre da Grandi: «Abbiamo superato un momento non facile, ho visto una squadra compatta e sono sicuro che con questo atteggiamento possiamo fare un ritorno di ottimo livello, riprendendoci le vittorie lasciate per strada all’andata». Però resta l’impressione di un’incompiuta. Se il salto di qualità non arriverà dal mercato, allora toccherà a staff tecnico e giocatori trovare il modo di fare meglio in attacco.

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