Basket B, Imola e Faenza ritrovano il brivido della "palla a due"

Archivio

IMOLA - Prima i test poi il basket. L’estate della palla a spicchi romagnola passa anche, e soprattutto, attraverso queste tappe obbligate, così dopo che sabato Andrea Costa Imola e Rekico Faenza hanno sottoposti i rispettivi “gruppi squadra” ai test anti-Covid19 richiesti dal protocollo (sierologico e tampone), questa sera al Ruggi (inizio ore 19.20, rigorosamente a porte chiuse) spazio al primo scrimmage stagionale delle due romagnole. IMOLA SENZA SGORBATI E FULTZ L’Imola biancorossa, che ha iniziato a lavorare il 19 agosto (fra le prime in Italia) non vedeva davvero l’ora di rompere la monotonia degli allenamenti con un’amichevole. C’è voluto un po’ di tempo, prima per chiarire i protocolli, poi per essere raggiunti dai medici di Federlab, ma alla fine il momento è arrivato. Tanta la curiosità, chiaramente, dello stesso coach Paolo Moretti, che oggi dovrà però fare a meno di Giacomo Sgorbati e di Robert Fultz. Il primo, fermo da più di 10 giorni per una presunta pubalgia (ipotesi fortunatamente fugata dalla risonanza magnetica), ha ripreso ieri con un po’ di lavoro a parte molto graduale, anche per capire come reagisce ai carichi la zona sofferente. L’ex capitano, invece, accusa un leggero risentimento muscolare all’ileopsoas (alto adduttore) e non sarà rischiato dallo staff tecnico. L’Andrea Costa, che tornerà a giocare già domenica prossima al Ruggi contro Cesena (ore 18), non sembra comunque preoccupata per le condizioni di 2/5 del proprio starting five, entrambi recuperabili a breve. Frattanto i tifosi dell’Onda d’Urto hanno comunicato ieri la decisione di non seguire la squadra né in casa né in trasferta, fino a quando la situazione all’interno dei palasport non tornerà come prima e sarà quindi concesso loro di tifare secondo tradizione. Il gruppo assicura che “questa decisione non ha nulla a che vedere con la squadra, alla quale esprimeremo in altro modo la nostra vicinanza”. REKICO CON UN PAIO DI ACCIACCHI Sette mesi tondi. È il tempo che intercorre tra l’ultima partita giocata dai Raggisolaris ed il ritorno ufficiale sul parquet di oggi , seppure in un test precampionato ed a porte chiuse. Segno del destino, era un 23 anche in febbraio, al PalaCattani nella vittoria contro Civitanova C’è quindi naturale curiosità per vedere all’opera la nuova Rekico, più giovane e “locale” della precedente, i cui elementi si sono sottoposti agli esami sanitari richiesti dal protocollo Fip (test sierologico e tampone risultati negativi per tutti), e dopo tre mesi di preparazione scendono in campo al PalaRuggi (da valutare gli acciaccati Filippini e Petrucci) agli ordini di coach Serra, il primo a voler valutare lo stato dell’arte: «Più che altro – illustra il tecnico forlivese – abbiamo voglia di tornare a giocare. Non daremo una valenza eccessiva al match, ma chiederò ai ragazzi le cose per cui lavoriamo, ovvero intensità ed aggressività su entrambi i lati del campo, accettando qualche errore, ma provando ad essere costanti, anche se mi rendo conto che non è facile ora».

Newsletter

Iscriviti e ricevi le notizie del giorno prima di chiunque altro Clicca qui