Basket B, i Tigers Cesena e il nodo del Carisport

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CESENA - Neanche il tempo di iniziare la preparazione e per i Tigers c’è un ostacolo da superare o quantomeno aggirare. I bianconeri al momento non hanno a disposizione il Carisport sul quale regna l’incertezza. Da lunedì, i primi allenamenti di coach Di Lorenzo si terranno tra Mini Palazzetto e Palaippo, ma in mancanza di rassicurazioni da parte dell’amministrazione la squadra potrebbe spostarsi altrove per le gare (a porte chiuse) di Supercoppa.

A lanciare il campanello d’allarme è Stefano Palazzi, direttore operativo dei Tigers. «Sono in trepidante attesa di un segnale da parte dell’amministrazione. Finché il Comune non mi dice cosa fare, non mi posso muovere ed inizio ad aver una certa preoccupazione. Al momento il Carisport non è disponibile e mi sono mosso per trovare alternative. Spero in un incontro entro il fine settimana anche perché devo dar conferma del campo di gioco per la Supercoppa». A Cesena l’incontro per l’assegnazione delle palestre è in agenda giovedì 10 settembre, mentre prima di lunedì 5 ottobre non si potranno utilizzare palestre scolastiche.

C'è poi il nodo Carisport. La situazione del Carisport è particolare, in ballo infatti c’è anche una nuova assegnazione visto che il 31 di ottobre scadrà la concessione a Romagna Iniziative. «Al momento nella struttura si stanno effettuando lavori di manutenzione ordinaria e questa situazione certamente non ci rende tranquilli. Inoltre bisogna aggiungere la scadenza della gestione Romagna Iniziative ed un bando che deve ancora uscire. Saremmo anche disposti ad inserirci nella corsa alla nuova assegnazione, ma ancora non si sa nulla. Va anche detto che nel cercare altre soluzioni abbiamo trovato palazzetti, come il Palafiera di Forlì, che ci costerebbero meno. Insomma, anche questa deve essere una prerogativa importante nella gestione futura».

Il dilemma presto potrebbe allargarsi anche alle eventuali palestre per gli allenamenti: e quelle scolastiche sono off-limits per almeno un mese. «Nel week-end arrivano tutti i giocatori e noi dobbiamo partire, allenandoci in strutture con il parquet che a Cesena sono 4. Il Carisport tra queste è l’unica che non è legata alla scuola ed anche per questo vorremmo sempre giocare lì. A questo punto spero si sciolga al più presto questo nodo e ci permettano di fare le nostre attività. Noi saremo sempre collaborativi con tutti ma abbiamo bisogno di segnali dall’alto».

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