Basket B, Garelli promuove Faenza: "Grande solidità mentale"

È stata la mano di Vico. E le gambe di Aromando e Poggi. E la testa di Ballabio e Reale, o il cuore di Siberna e Molinaro. Non va banalizzata con la sola sciccosa prestazione offensiva della guardia italo-argentina, la storica prima vittoria dei Raggisolaris al Carisport. La prestazione dei sette uomini a disposizione di Garelli, data l’assenza per semplice influenza (certificata dal tampone negativo) di capitan Petrucci, nel derby di Cesena è racchiusa nel merito e nelle cifre di un match che i neroverdi hanno dominato, alzando il pedale nel finale pur senza mettere mai in discussione il risultato. Ma la performance di “Seba”, smaltito il malanno alla schiena, dopo aver saltato l’altro derby, domenica con Rimini, ha fatto da traino per un successo che suona come liberatoria grandinata, dopo i “tuoni” delle precedenti buone prove non confortate dal risultato: «Da qualche partita giocavamo bene – concorda coach Garelli – ma vincere dipende anche da altri fattori, come la qualità delle avversarie o le percentuali. Ero comunque confortato dalle ottime prove difensive. Con Cesena siamo riusciti a proteggere il tabellone e l’area da tiri facili, che era quello che volevamo, anche se ci siamo esposti a prestazioni balistiche dall’arco come il 6/8 di Anumba, ed abbiamo messo in campo il carattere per restare in controllo quando loro sono stati bravi ad infilare tiri della disperazione, con la nostra complicità per non averli contrastati meglio. Non abbiamo però perso la testa, ci siamo procurati tiri liberi e li abbiamo anche messi, che è sempre una chiave per ricacciare indietro ogni rimonta. Vico è stato un trascinatore, poi tutti hanno preso fiducia ed hanno dato il loro contributo, anche chi aveva problemi fisici come Ballabio, e voglio sottolineare anche la buona prova di Reale. Abbiamo perso qualche palla di troppo a metà campo, ma non guardiamo troppo il pelo nell’uovo: abbiamo giocato una partita di grande solidità mentale». Faenza chiude così il conto dei recuperi riportandosi sopra la zona playout e domenica andrà a Teramo con l’animo più sollevato: «C’è poco tempo per gioire perché dobbiamo subito preparare un’altra sfida delicata. Spero però che questo successo ci fornisca maggior fiducia e consapevolezza nel lavoro che stiamo portando avanti».

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