Basket B, Ferrari: "Fiero del 10-5 in trasferta di Rimini"

L’ultima settimana di regular season si è aperta alla grande per
Rbr, con successo rotondo nel derby e l’esodo di 300 riminesi che, a Cesena, hanno confermato quanto la piazza biancorossa sia affamata di A2 (e considerando che nel 2022/2023 ci sarà anche la Fortitudo Bologna, ancor di più). Non solo la piazza, però: gli ingaggi di Scali (che ha esordito subito, essendo assente Rivali causa infiammazione all’alluce di un piede) e D’Argenzio poi confermano la necessità totale di giocare, il prossimo anno, il campionato “con gli americani”.

Per farlo, “basterà” vincere i play-off, mentre a Cesena RivieraBanca ha confermato che, contro le piccole e medie avversarie, di fatto non c’è partita mai. «E’ stato una partita a tratti molto positiva – le parole di coach Mattia Ferrari – penso che i primi 25’ siano stati importanti: abbiamo preso in mano la gara fin dall’inizio e piano piano, difendendo e con un attacco equilibrato, siamo andati sopra di 20, poi abbiamo gestito con ampie rotazioni. Il record di 10-5 in trasferta mi inorgoglisce, sembra scontato ma non lo è affatto dal punto di vista tecnico».

Ora c’è la Rieti di Gabriele Ceccarelli: vincendo, il primo posto sarebbe quasi fatto, perché l’ultima con la Luiss (già salva) sarà pressoché una formalità. «E’ una partita da vincere, noi vogliamo arrivare primi e i discorsi da fare sono molto pochi. La Npc è una squadra di vertice: lo ha dimostrato sin dalla prima giornata, in particolare nel secondo tempo della gara d’andata dove ci ha tolto l’ossigeno con una difesa molto fisica. Sappiamo della loro qualità di gioco, ci prepareremo per prendere i due punti». Ferrari ha preso atto sia del buon esordio di Scali («ottimo atteggiamento, è appena arrivato, bisogna dargli tempo») che del rientro di Masciadri («siamo contenti per lui, si rende conto dei miglioramenti e presto tornerà ad avere l’impatto giusto»), ma anche lui è rimasto molto colpito dal pubblico biancorosso, che sa essere un valore aggiunto. «Sono stati pazzeschi, a un certo punto guardavo la faccia di D’Argenzio che era stupito e mi ha chiesto se era serie B o cosa. Ho parlato con la squadra alla fine del match dicendo che dobbiamo regalare alla proprietà ma anche al nostro pubblico il primo posto, perché se lo meritano, anche la domenica precedente ad Ancona ci avevano applaudito all’uscita nonostante tutto, sostenendoci. Hanno invaso Cesena in maniera importante e ci hanno dato una bella spinta».

Un altro rinforzo

E’ dunque Domenico D’Argenzio, l’ultimo volto nuovo della Rinascita, play classe 2001 in uscita dalla Luiss Roma, ingaggiato dalla Rinascita come ultimo rinforzo per i play-off. Casertano, si tratta di un giocatore dalle spiccate caratteristiche offensive: quasi 11 punti a partita con gli “universitari”, dei quali ha contribuito alla salvezza. «E’ un’emozione poter giocare per Rimini, spero di fare la differenza per questa città – ha detto la new entry – troverò due giocatori di grande esperienza nel mio ruolo come Rivali e Tassinari: dal primo potrò imparare il playmaking, mentre dal secondo mi piacerebbe aumentare il mio repertorio nell’uno contro uno». Per coach Ferrari, quindi, un altro pezzo a disposizione in una scacchiera sempre più completa. «Se mancasse uno tra Rivali o Tassinari, con un match ogni 2-3 giorni rischieremmo di spompare uno dei due o di chiedere agli altri esterni di palleggiare – parla così di lui il coach della Rinascita – per cui volevamo un altro giocatore che avesse qualità con la palla in mano e passo per battere il difensore.
Inoltre conosce bene il girone Sud, proprio come Scali».

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