Basket B, Ferrari carica Rimini: "Vinceremo il campionato"

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Prima di tutto vincere. L’alba del quarto anno per Rinascita Basket Rimini si apre sempre al Teatro Galli tra auto-celebrazioni, annunci di allargamento, sindaci uscenti, cappelletti in brodo, riminizzazioni, video inneggianti il palasport Flaminio e svariati progetti a corredo del basket, sicuramente interessanti e soprattutto necessari se vuoi costruire un qualcosa di duraturo.

Ma l’unica cosa che veramente conta la ricordano poi il presidente Paolo Maggioli e il direttore sportivo Davide Turci, seppur in modo diverso come i personaggi più o meno all’antitesi che rappresentano.

«L’obiettivo è ancora più preciso, ci aspettiamo un’annata super - fa gli onori di casa il presidente della Rinascita -. Poi speriamo in un anno normale, assieme ai tifosi».

Il ritorno al Flaminio è un po’ al centro del leit motiv scelto dal team comunicazione per la serata e la stagione: l’emozione, o meglio le emozioni della pallacanestro con la gente. «Noi vogliamo tornare al PalaFiera, lo sanno tutti, l’ho detto a tutti - urla come al solito camminando ai duecento all’ora il diesse Turci, un vero ‘malato’ di basket -. Giocheremo per la città più bella del mondo che merita di tornare in alto».

Di sicuro, la sensazione è che questa “ritrovata normalità prevista” possa dare quel qualcosa in più ai biancorossi, assieme ai 394 soci, cifra record, che certificano (perché carta canta) la bontà del nuovo Basket Rimini.

Una società con un main sponsor sempre vicinissimo, Riviera Banca, due nuovi ingressi nel Consiglio di Amministrazione (Birra Amarcord e Lasersoft) e personaggi radicati nel territorio come non mai, i vari e conosciuti Pesaresi, Boldrini, Maresi.

Con la voce rotta dall’emozione di Moreno, simbolo di quello che è stato (interrotto) ma che non ha mollato e riparte più forte di prima, più delle belle e articolate parole di Andrea Gnassi, che addirittura paragona Rinascita Basket Rimini al Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza del premier Draghi, la cartolina finale la spedisce al meglio coach Mattia Ferrari. «Vinceremo il campionato, ma anche i festeggiamenti vi costeranno tantissimo».

È arrivato da poco il tecnico biancorosso, ma evidentemente ha già capito tutto: l’unica cosa che conta è tornare in A2. Subito.

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