L’ultima volta fu l’8 marzo 1987. Era il primo anno dell’Andrea Costa in B2 e, dopo una vita ad inseguire, la società biancorossa si prese non solo la grande soddisfazione di vincere anche il secondo derby stagionale (74-69 alla Virtus targata Malaguti), ma soprattutto di operare il clamoroso sorpasso. Al termine della stagione 1986-1987, infatti, la squadra allenata da Lino Bruni centrò la promozione in B1, mentre quella giallonera si salvò faticosamente agli spareggi. Trentacinque anni dopo, insomma, torna il derby di campionato (per la Supercoppa si può parlare di un semplice aperitivo) e alla nona di campionato le parti sembrano sostanzialmente invertite, L’Andrea Costa, scattata dai blocchi con una buona opinione degli addetti ai lavori, si trova infatti ad inseguire la matricola terribile Virtus, guidata da quel Marco Regazzi che i famosi derby del sorpasso lì giocò entrambi. Naturalmente sul fronte giallonero.
I derby del passato
La storia, al momento, dice 2-0 a favore dell’Andrea Costa. Il 16 novembre 1986 si giocò in casa virtussina e la Fanti Barattoli (nei dieci come un cambio del play pure un certo Stefano Domenicali, attuale presidente della Formula 1) si impose per 68-75 (30-38 all’intervallo), con 21 punti di Paccagnella, mentre la Malaguti ne ebbe 15 da Piattesi. Regazzi (allora 21enne) partì in quintetto e si fermò a 2 punti, mentre al ritorno usci dalla panchina e arrivò a quota 8, non sufficienti per fermare la rimonta biancorossa (dal -8 dell’intervallo al +5 finale): Cavicchioli (26) e Fusaro (19) i migliori marcatori della Bruni-band (23 Piattesi e 10 Pastorelli per i gialloneri). Da quel momento le storie di Andrea Costa e Virtus presero due strade completamente opposte, anche se sotto la cenere la rivalità è covata sempre forte. Nel 1995, ad esempio, quando il ricongiungimento sembrava cosa fatta con la Virtus promossa in B1, l’Imola biancorossa festeggiò addirittura la promozione in A2 a Caserta, grazie allo spareggio vinto su Ragusa di un punto. Saliva una squadra sola su ventotto.
Il derby di Rega e Carletto
In questi 35 anni Marco Regazzi è diventato il simbolo, per il popolo giallonero (e non solo), dell’essere virtussino. Non a caso due estati fa, quando l’Andrea Costa si autoretrocesse in B, Gian Piero e Alessandro Domenicali avevano pensato a lui per ripartire con il nuovo corso, ma si dovettero fermare di fronte alle proteste dell’Onda d’Urto, già costretta a digerire la “retrocessione” fuori dal campo. Al posto di Regazzi, poi, sarebbe arrivato con un faraonico triennale Paolo Moretti, mentre l’ex Faenza si caricava sulle spalle il peso di un inseguimento di nuovo possibile. E, dopo la finale persa con Jesolo nel 2021, lo scorso giugno ha centrato una storica promozione. Per “Rega” (29 presenze e 47 punti segnati in C2 con l’Andrea Costa, stagione 1983/ 1984) ben 264 partite e 2.269 punti in 9 campionati gialloneri (in tre apparizioni) e per l’attuale diesse Carlo Marchi 123 presenze e 1.773 punti virtussini. “Carletto” con l’Andrea Costa giocò dal 1989 al 1992 arrivando dall’età dell’oro di Montecatini, era B1 e la grande attesa nei suoi confronti fu parzialmente tradita dal rendimento in campo, con un play-off e una retrocessione nel curriculum. Insomma non entrò del tutto nel cuore dei tifosi biancorossi e proprio lui, insieme a Regazzi, ha avuto il merito di riportare indietro la macchina del tempo a 35 anni fa. Anzi, forse, di portarla in avanti. Di certo loro due saranno fra quelli che più si gusteranno la stracittadina di domenica, perché l’hanno fortissimamente voluta.
Prevendita bruciata
Frattanto i tifosi dell’Andrea Costa hanno bruciato nel giro di appena 24 ore i 300 tagliandi per il settore ospiti in vista del derby di domenica (inizio ore 18, arbitri Claudio Berlangieri di Trezzano sul Naviglio e Riccardo Giudici di Bergamo). Notizie meno buone per questa sponda dell’Imola cestistica arrivano dall’infermeria, con Montanari, Barbieri e ancora capitan Corcelli fermi ai box con la febbre alta. Possibile che il capitano riprenda, con cautela, oggi.