Basket B, Domenicali: "Grandi a Imola? Mi ricorda Vitucci e Ticchi"

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Due anni e nove mesi dopo Gian Piero Domenicali è tornato a vedere dal vivo la sua Andrea Costa. Perché vecchia o nuova che sia, con o senza 2022 nel nome, con sede in via Valeriani o a Casalfiumanese poco importa. Il deus ex machina del club resta lui. E domenica scorsa la sua apparizione al Pala Coverciano non poteva che essere notata. L’ultima volta? Il 15 dicembre del 2019, giorno della netta sconfitta casalinga dei biancorossi per mano di Forlì: «Che voto do alla giornata? – esordisce Domenicali senior - Una sufficienza piena. Nove alla gita a Firenze, una città bellissima, e soprattutto al tempo passato con i miei familiari (insieme al figlio Alessandro e alla nipote Vittoria,
ndr), un po’ meno alla partita. Rispetto all’A2 sono cambiate davvero tante cose, giocavamo in un palasport da 300 posti e il livello era ben diverso, ma ho notato una squadra promettente e soprattutto un allenatore come Grandi del quale ho piena fiducia. Non ho paura a dire che l’ho visto muoversi come i grandi coach della nostra storia, mi riferisco a Ticchi e Vitucci per restare ai più recenti, e sono rimasto colpito anche dall’unità del gruppo».

Obiettivo salvezza

Ci mette poco Domenicali a fissare l’asticella stagionale, facendo intuire che, qualora fosse necessario, il club non si tirerà indietro: «Centrare la salvezza e restare in B è fondamentale per tutto il progetto Andrea Costa. Mercato? Vediamo prima di capire con esattezza quale sarà l’andamento del budget per questa stagione, poi se fosse necessario e ne avessimo le condizioni, allora prenderemo in esame tutto. Ripeto, questa squadra mi piace. Ranuzzi e Corcelli non si discutono, domenica Agostini e Restelli hanno fatto il loro, l’utilità di Trentin è riconosciuta e Montanari andrebbe ringraziato solo per il fatto di avere giocato alla luce dei problemi muscolari. E sono molto soddisfatto per i progressi di un giovane imolese come Fazzi, cresciuto nel vivaio dell’International e ora in maglia Andrea Costa. Un po’ sottotono Tognacci, vero, ma crescerà. Non mi sono piaciuti i commenti e le critiche di qualche tifoso al seguito durante l’intervallo, anche se parliamo di pochi di loro. E poi il dato degli abbonamenti, attualmente 250, è eccellente, sui livelli degli ultimi anni di A2».

Passato e futuro

Domenicali, poi, difende con forza l’operazione che ha portato all’iscrizione alla B dell’Andrea Costa 2022 (ieri confermato tra i co-sponsor il Dulcis Cafè), nonostante qualche critica da parte della curva: «Le polemiche non mi toccano. Credo di aver fatto il mio dovere per permettere proprio ai tifosi di avere una squadra da seguire. Peggio sarebbe stato continuare con la vecchia società e non riuscire a presentarsi ai nastri di partenza del campionato. E ci tengo a sottolineare una cosa. La vecchia Andrea Costa con il suo codice Fip ancora vive, l’attività continuerà con qualche formazione giovanile e quando la situazione economica sarà sanata valuteremo la situazione a 360°».

Lecito chiedersi se Domenicali sarà al Ruggi per assistere al match contro Fabriano (ore 18, arbitri Castello di Schio e Cieri di Ravenna) di un’Andrea Costa alle prese con l’infortunio di Montanari (fermo negli ultimi due allenamenti, forse riprende oggi): «No. Tornerò di sicuro il 23 ottobre contro Ozzano, perché ricorderemo il nostro tifoso (Andrea Cembali, ndr) tragicamente scomparso l’anno scorso, e probabilmente nel derby contro la Virtus. Per il momento basta così».

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