Basket B, Dagnello e Dell'Agnello, che coppia i Tigers Cesena

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CESENA - Grintosi, determinati e con tanta voglia di fare. Si sono presentati così Giacomo Dell’Agnello e Andrea Dagnello, due prototipi dei nuovi Tigers.

Dell’Agnello ha raggiunto in Romagna papa Sandro e con il suo incipit in maglia bianconera vuole subito mettere cose in chiaro. «Sono qui per vincere più partite possibili. Siamo un ottima squadra che punta a fare un campionato di vertice ed è inutile nasconderci. Io sono al completo servizio del coach, il risultato viene prima degli obiettivi personali. Mi butterei nel fuoco per i miei compagni e questa è la caratteristica che mi contraddistingue».

Poi il focus è tutto per l’inizio della preparazione e per la Supercoppa. «Abbiamo tutti tanta voglia di ricominciare perché il parquet ci è mancato tremendamente. Stiamo lavorando bene e lo dimostrano le gambe stanche che mi sto portando dietro. L'obiettivo sarà esser pronti per l’inizio del campionato, ma non sottovaluteremo la Supercoppa, perché di amichevole non c’è neanche la partitella a fine allenamento».

L’altro protagonista è Andrea Dagnello, un gradito ritorno a 15 mesi dai primi saluti. La guardia tigrata è motivata. «Essere di nuovo qui è bellissimo e mi sento a casa. Non vedo l’ora di tornare al Carisport con tutta la gente che ci fa il tifo, un posto magnifico per chi si esalta come me. Riprendo certe motivazioni e voglio portare a compimento quanto quelle due finali ci hanno lasciato. Stiamo già creando un buona chimica di squadra, saremo la mina vagante ed un avversario che nessuno si vorrà trovar di fronte».

A chiudere il cerchio c’è coach Giampaolo Di Lorenzo che prima lancia le sue due guardie del corpo e poi mette un punto dopo una settimana di allenamenti. «Questi due ragazzi mettono la giusta mentalità nella squadra. Sono un esempio per tutti di come si deve vivere la pallacanestro, con dedizione e tanto lavoro. Questo aspetto devo ammettere che è comune a tanti dei miei ragazzi e deve essere un po’ il nostro marchio di fabbrica. Ci attendono dodici lunghissime settimane di preparazione e occorrerà portarci avanti con i lavori perché quando inizierà il campionato non ci sarà più riposo».

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