Basket B, Cusenza: "Io resterei a Imola a vita"

Archivio

«Se fosse possibile io resterei a Imola a vita. In questa stagione è come se si fossero allineati i pianeti. Tutto perfetto. Squadra, staff, dirigenza, ambiente e chiaramente tifosi. Non mi sono mai trovato meglio di così. Siamo un gruppo vero di amici, come una squadra giovanile, ma con l’indipendenza dei Senior».

Le parole di Kevin Cusenza dicono tutto. Dicono come l’Andrea Costa, partita con pronostici sfavorevoli, abbia 24 punti dopo 18 giornate. Come un roster costruito in economia e puntando sui giovani stia offrendo un ottimo spettacolo, strappando applausi a una platea che conosce profondamente la pallacanestro come quella del Ruggi.

«Il mercato? Le voci le sentiamo anche noi - continua Cusenza - ma a questo punto nessuno vuole andarsene. Io e Carnovali abbiamo ricevuto offerte importanti e la risposta è stata no. Chiaro, se arrivasse davvero la proposta della vita allora anche io vacillerei, però qui ci stiamo divertendo e vincendo. Non voglio ‘tirarmela’, ma la salvezza è quasi centrata e nessuno nel girone D, si chiami pure Agrigento, Taranto o Bisceglie, vorrà venire a giocare i play-off a maggio al Ruggi. Lì avremmo di sicuro anche il supporto dell’Onda d’Urto e in un palazzetto così caldo diventa difficile per chiunque. Per questo adesso siamo tutti concentrati sul migliorare ancora la nostra pallacanestro, perché di margini ne abbiamo, e provare ad entrare tra le prime otto».

Fiato sospeso

La stupenda vittoria contro Jesi? «La nostra migliore prestazione offensiva stagionale, almeno nei primi due tempi» continua Cusenza si è purtroppo conclusa con un sapore dolce amaro per l’espulsione proprio del lungo trapanese. Fra oggi e domani è atteso con trepidazione il verdetto del giudice sportivo, perché se la semplice giornata di squalifica (quasi certa) è commutabile in un’ammenda (750 euro per la B), qualora ne arrivassero due allora tutto diventerebbe più complicato.

Il ricorso, con l’obiettivo di dimezzare la pena, non offre infatti garanzie. «Logico che se ci avessi pensato potevo risparmiarmi l’espulsione, ma sono molto caldo di carattere e quando ho visto la reazione di Rocchi nei confronti di Trapani, la mia unica preoccupazione è stata di difendere Emanuele. Rocchi aveva commesso un brutto fallo 90” prima su Carnovali e poi si è ripetuto, fra l’altro ho avuto l’impressione che stesse addirittura reagendo verso Trapani e lì ho perso il controllo. Comunque dopo la partita sono andato negli spogliatoi di Jesi e mi sono chiarito con lui. Ripeto, se vedo un compagno che rischia di essere minacciato, non mi tiro indietro. Adesso aspettiamo la decisione del giudice, ma io a giocare sabato a Roma contro la Luiss ci tengo molto: è nata lì la mia fidanzata (Elisa Policari della E-Work, ndr) e avendo militato sia nella Virtus che nella Fortitudo Roma».

Newsletter

Iscriviti e ricevi le notizie del giorno prima di chiunque altro Clicca qui