Basket B, c'eravamo tanto amati: Palazzi lascia i Tigers

Basket

I Tigers cambiano ancora faccia. Negli ultimi giorni sono infatti arrivate le dimissioni di Stefano Palazzi, vice presidente ed unico socio cesenate, e della moglie Eleonora Zignani. Con le loro uscite, ad oggi la società rimane unicamente in mano alla famiglia Valgimigli.

Una scelta maturata nelle ultime settimane a seguito di numerose incomprensioni sulle scelte operate dai vertici societari e dal nuovo marketing. Da qualche giorno Palazzi e la moglie erano ormai spariti dalla vita del club cesenate e gli occhi più attenti se n’erano ampiamente accorti. Un ennesimo terremoto societario che non può certo passare inosservato in una situazione che inizia a farsi sempre più complicata, visto che anche la squadra, dopo la sconfitta al debutto, è chiamata a dare risposte concrete sul campo.

Il matrimonio tra Palazzi, la sua famiglia e la società bianconera termina dunque dopo soli due anni. Un periodo di per sé estremamente corto, ma che in realtà ha visto un’altalena non indifferente di eventi che si sono susseguiti sino alla rottura. L’entrata infatti non fu certo timida e silenziosa, con la rapida scalata nelle gerarchie interne sino al ruolo di vice presidente e di direttore generale dopo l’uscita di Gabriele Foschi. Poi l’intera gestione della stagione scorsa, difficilissima a causa di una pandemia in grado di capovolgere le cose a distanza di pochissime ore. Una figura centrale nel progetto basket a Cesena, visto che dell’intera società era ad oggi l’unico esponente cittadino. Viene da sé che fosse lui sino a qualche mese fa a curare in prima persona tutti i rapporti con le altre società di basket e la condivisione della palestra con il Volley Club, al pari di quanto portato avanti nel rapporto con l’amministrazione.

Con l’arrivo di nuovi addetti al marketing, il suo impegno si è via via ridotto, sino alla decisione finale: dimissioni e uscita dalla società. Il tutto si aggiunge ad una settimana di fuoco dopo la prestazione deludente in campo di domenica contro Imola e l’atteggiamento in tribuna di quella che è ad oggi l’unica “famiglia” rimasta, che tanto ha fatto storcere il naso.

Ora si attendono sviluppi societari e giustificazioni delle parti. Una situazione però che non semplifica le cose sul parquet, dove una squadra appena nata necessita di solide certezze per costruire una stagione iniziata sicuramente in salita. Anche perché sin qui di campo si è parlato decisamente troppo poco.

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