Basket B, Blacks Faenza e Ruvo: riecco una sfida ormai classica

Ancora tu, ma non dovevamo vederci più? Geograficamente quasi agli antipodi, inserite in gironi diversi, eppure Faenza e Ruvo di Puglia sembrano, da un anno a questa parte, legate da un filo invisibile quanto indissolubile.
Primo atto, nella scorsa stagione: al termine di un campionato sulle montagne russe i Raggisolaris chiudono il campionato al settimo posto e affrontano nel primo turno play-off i pugliesi, secondi nel loro girone, col fattore campo a sfavore. La serie inizia con i neroverdi a violare il PalaColombo, per poi chiuderla in quattro partite. Secondo round, quest’anno, in Coppa: Blacks secondi nel girone C, Ruvo prima nel D. Il regolamento prevede uno spareggio in turno unico, in casa della miglior classificata, per definire chi accede alle Final Four. Finisce 58-67 per gli uomini di Garelli.
Infine, la regular season attuale, che si concluderà domenica, ma che ha già definito il perpetuarsi del medesimo incrocio. Si partirà stavolta dal PalaCattani, grazie al fattore campo acquisito dai manfredi, con prime due sfide domenica 14 maggio (ore 18) e martedì 16 (18,30). Poi ci si sposterà a Ruvo (venerdì 19 ed eventualmente domenica 21). Servisse la bella, si tornerà a Faenza mercoledì 24, alle 20,30.
Intanto, Petrucci e soci hanno attestato di saper tenere alta la tensione, a dispetto della mancanza di stimoli di classifica, nel match interno con la più motivata Senigallia, superata grazie all’intensità e all’attenzione difensiva, come mostrano i soli 63 punti subiti (ed erano appena 48 al 36’, prima del pleonastico finale). Questa partita e l’ultima di campionato, domenica ad Ancona, oltre che per tenere elevato il ritmo in vista dei play-off, servono per far riacquistare il feeling con l’agonismo al rientrante Lorenzo Molinaro. Il lungo si è reso subito protagonista di ottime giocate difensive (prima azione: raddoppio in chiusura sul fondo e palla recuperata), restando sul parquet 18’ con 5 punti, 3 rimbalzi e 3 assist all’attivo.
«È stato un buon test e spero di poter crescere ancora per tornare a dare il mio contributo. Devo ringraziare lo staff di dottori, fisioterapisti e preparatori che mi ha permesso di tornare al più presto. Ero pronto già da un po’, ma abbiamo temporeggiato per precauzione e abbiamo fatto bene: mi sentivo tranquillo, senza timori, ed è la cosa più importante. Ruvo? È cambiata molto dall’anno scorso, non possiamo crogiolarci sui passati successi. Ci conosciamo bene, avranno sete di rivincita».

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