Basket B: Blacks, all’improvviso è arrivato tutto insieme

E all’improvviso è arrivato tutto assieme. Il peso della settimana delle tre partite col lungo viaggio infrasettimanale, l’influenza che ha minato le prestazioni di Siberna, l’infortunio a Poggi, quello di lungo corso a Molinaro e quello patito durante il match da Morciano, la lotta di nervi con Fabriano e il mutamento di metro arbitrale. E dopo il corpo a corpo di tre quarti e mezzo, i Blacks hanno ceduto alla fatica come forse non accaduto nelle precedenti sconfitte, abbandonandosi tra le amare spire della sconfitta sotto i colpi di scalpello della Ristopro che ne scalfivano la dura corazza. Chiusa la serie di oltre due mesi (sette successi più quello di Coppa a Ruvo), i neroverdi si vedono agganciati al secondo posto e superati per differenza canestri dai marchigiani, nonché scalciati a -6 dalla capolista Rieti: unica consolazione è che la distanza dalla quinta in classifica è rimasta a +8, grazie alle inattese cadute interne di Ancona e Piacenza. Chiaro che non sia la situazione attuale della graduatoria a preoccupare i Raggisolaris, quanto quella contingente dell’infermeria, per una mala sorte che pare accanirsi sul settore lunghi.

In attesa di saperne di più sugli infortuni occorsi a Poggi e Morciano, consolidata la degenza post-operatoria di Molinaro, il calendario non aspetta e Gigi Garelli dovrà inventarsi qualche soluzione per correre ai ripari in vista dei prossimi appuntamenti, col doppio derby Tigers-Andrea Costa intramezzati dalla visita di Jesi al PalaCattani, prima della finale di Coppa Italia.

«Il coach ci ha chiesto di reagire a questo momento sfortunato – rivela la guardia Andrea Pastore – che durante una stagione può capitare. A Fabriano ci siamo riusciti, in una situazione di emergenza la squadra ha fatto il possibile, ma siamo arrivati agli ultimi minuti stanchi e ci siamo un po’ slegati, mentre loro sono stati bravi a segnare tiri difficili. Il divario finale è troppo punitivo per una partita decisa solo nel finale, ma lo stop alla serie positiva doveva arrivare prima o poi. Ne usciamo a testa alta, l’importante ora è cercare di recuperare gli infortunati per il rush finale, perché l’obiettivo resta arrivare tra le prime quattro ed è alla nostra portata».

Pastore si sente ormai a suo agio nel suo nuovo ruolo di play. «Garelli me l’aveva proposto in pre-stagione e io ho accettato questa sfida: non mi dispiace mettermi alla prova, ed è qualcosa che può aggiungersi al mio bagaglio d’esperienza. Non nascondo che all’inizio ho affrontato qualche difficoltà, ma ora ne sto uscendo bene».

Commenti

Lascia un commento

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui