Basket B, Aromando: "Faenza, contro Rimini punta sull'agilità"

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Il 2022 non è iniziato propriamente all’insegna delle buone notizie per i Raggisolaris. Prima due sconfitte, quasi identiche nella forma e nella sostanza, ad Ozzano e Ancona, in mezzo il rinvio con l’abbordabile Civitanova e, ieri, il divorzio con Marco Morara. L’ala-pivot imolese, che la scorsa estate aveva sposato con entusiasmo il progetto faentino (primo colpo della campagna acquisti di Baccarini), dopo il bell’inizio in Supercoppa non ha più trovato spazio e continuità di rendimento (3.2 punti, 2.3 rimbalzi e 13.2 minuti di media), finendo ai margini delle rotazioni. L’arrivo a stagione in corso di Aromando (nel suo stesso ruolo) e qualche acciacco fisico (Covid compreso) hanno fatto il resto, così Morara già da qualche giorno aveva chiesto alla società manfreda di liberarlo ed è stato accontentato. Una volta risolti alcuni problemi fisici Morara dovrebbe firmare ad Ozzano, preferita alle offerte di C Gold targate Virtus Spes Vis Imola e Olimpia Castel San Pietro. Alla Sinermatic i problemi con il visto dell’Under Misljenovic hanno aperto la strada al clamoroso ritorno di Morara, mentre Faenza cercherà ora un 5-4 (forte la candidatura dello jesino Gloria) per dare respiro a Poggi.


Derby da giocare

Domenica per i manfredi ci sarà da giocare un derby tutto in salita al Pala Cattani (inizio ore 18, arbitri Schena e Agnese di Bari) contro la lanciatissima Rimini (ancora in corsa per conquistare le Final Eight di Coppa): «Ci aspetta un impegno tostissimo - esordisce l’ala Simone Aromando - perché loro sono stati costruiti per salire in A2, con tanti giocatori da alta B o addirittura da categoria superiore. Sono più forti e hanno tutto da perdere, quindi noi dovremo partire da questo e buttare in campo tutto l’orgoglio possibile. Ci stiamo allenando in 8, ormai da qualche tempo, però questo non deve rappresentare un alibi. Penso risulterà decisivo l’approccio difensivo e visti i chili e i centimetri di Rimini, noi dovremo puntare sull’agilità e sugli anticipi. In attacco ci stiamo sbloccando, ora serve un cambio di passo anche dietro».
Faenza, che punta dichiaratamente ai play-off, si trova ora più vicina ai play-out. Chiaro che questa situazione generi pressione e frustrazione: «Quando uno gioca a pallacanestro lo fa per vincere - commenta l’ex Bernareggio - nel senso che non entra in campo con in testa la classifica ma solo per fare il meglio possibile. Conosciamo gli obiettivi della società e siamo ancora in corsa, certo dobbiamo cominciare a recuperare terreno. All’andata ci hanno penalizzato le sconfitte con Teramo, Senigallia e Cesena, tutte in volata. Nel ritorno le dovremo riscattare e con gli interessi».
Ad Ancona, intanto, si sono rivisti i soliti difetti: «Sì, abbiamo pagato cara la falsa partenza. Non so perché ci succeda così spesso, specialmente in trasferta, ma appena commettiamo due errori in fila, tendiamo a mollare dietro. E questo trend va invertito».

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