Basket B, Andrea Costa: spirito da play-off

Undici minuti e 56 secondi. Tanti sono passati, a cavallo fra secondo e terzo quarto, domenica al Ruggi senza che Teramo segnasse dal campo. All’11’46”, infatti Cipriani siglava da tre punti il 26-19 e lui stesso, al 23’42” “sbloccava” i suoi con il canestro del 54-28. Una vera prova di forza della difesa biancorossa, a chiarire una volta per tutte quanto la squadra di coach Grandi voglia i play-off. Vero, la Rennova fra le assenze pesanti di Bertocco (top scorer dei suoi a 12.2 di media) e coach Salvemini, si è presentata a Imola in tono dimesso e la pesante scavigliata per Di Donato (2° quarto) ha fatto il resto, ma i biancorossi hanno aggredito l’avversario come sanno fare.


Lotta serrata

Nel dopo partita hanno colpito i toni molto positivi, ma non entusiastici, di coach Grandi, che ha giustamente sottolineato i margini di miglioramento del proprio gruppo e quei momenti di black-out, difensivo e offensivo, occorsi ogni tanto durante il match. Definire solamente buona la difesa esibita domenica dall’Andrea Costa è chiaramente funzionale a non far abbassare il grado di tensione della squadra, considerando fra l’altro una classifica tutta da definire.
Al momento Imola naviga con un gruppetto molto folto a quota 30, che comprende Ancona (l’unica a +4 in “media inglese”), Ozzano (+3 come Imola) e Senigallia (+3). I biancorossi le affronteranno tutte nelle restanti sei partite, due al Ruggi (Stamura e Sinermatic) e una fuori (la Goldengas, all’ultimo turno).
In ottica play-off la corsa andrebbe fatta soprattutto su Faenza, che resta 8 punti dietro e sarà la prossima avversaria. I Raggi, come sottolineato più volte, hanno un calendario da filotto e di qui quel calcolo dei 34 punti necessari a guadagnarsi la post-season, avvallato pure da Federico Grandi in conferenza stampa. Domenica, insomma, sarà importante per l’Andrea Costa anche difendere il +7 dell’andata (71-64). Attualmente, tanto per rendere l’idea, le due romagnole hanno in pratica lo stesso quoziente canestri (1,0253 quello imolese e 1,0250 il faentino).


Margini di crescita

Ha ragione Grandi a dire che la squadra può ancora migliorare. Ogni tanto le letture davanti sono frettolose e forzate e dietro si accumulano falli in maniera pericolosa. «Non mi preoccupo se andiamo in bonus presto - ha detto il coach - lo sono quando non ci andiamo proprio. Restano gli errori di inesperienza e i peccati di gioventù sui quali lavorare».
Da valutare poi l’impatto delle scelte difensive altrui su Trapani. Prima dell’infortunio l’esterno abruzzese viaggiava a 7.08 falli subiti di media, dopo a 4.88. Insomma, vero che gli avversari gli negano il ferro e lui non ha la stessa convinzione di prima per andarselo a prendere. «Le altre squadre stanno facendo queste scelte dall’inizio ed Emanuele lavora tanto per prendersi quel tiro da tre che rientra nelle sue corde. È solo questione di fiducia, ha i mezzi per alzare le percentuali da fuori. Poi alcuni aspetti, come gli angoli dei blocchi, possiamo migliorarli per aiutarlo a puntare il canestro».

Newsletter

Iscriviti e ricevi le notizie del giorno prima di chiunque altro Clicca qui