Basket B, Andrea Costa: i tifosi contro Domenicali

Sono passati otto giorni esatti dal comunicato ufficiale con il quale i due soci dell’Andrea Costa 2022, Alessandro Domenicali e Andrea Ramenghi, mettevano in vendita le proprie quote a costo zero. Al momento nulla si è mosso. Nel frattempo la vittoria della Virtus ha sostanzialmente rimesso il club biancorosso in B Nazionale e l’uscita delle Disposizioni organizzative annuali della Fip per il 2023-2024 ha chiarito come, rispetto alla B vecchia versione, i costi fissi non saranno poi molto più alti. Fra fidejussione, Nas, iscrizione e tasse varie, circa 50.000 euro.


I tifosi prendono posizione

Chi, in maniera molto forte e decisa, si è mossa è l’Onda d’Urto, che dopo due striscioni appesi sulla sede di via Valeriani dell’Andrea Costa, con un comunicato ha messo i puntini sulle “i”. Tanti i passaggi importanti, ma due in particolare meritano di essere ripresi: “In questi giorni il nostro gruppo ha iniziato una forte protesta rivolta verso chi detiene in mano la nostra amata società. Nessuno rinnega o dimentica il passato, ma gli stessi Domenicali stanno da troppi anni trascinando i nostri colori e noi tifosi in un baratro da cui vogliamo uscire”.
Insomma, rispetto al passato (vedi l’auto-retrocessione del 2020 e il cambiamento di denominazione sociale del 2022), la sempre presente curva biancorossa non è più disposta a fare sconti: “La nostra battaglia – continua il comunicato – è appena iniziata e continuerà fino a quando l’Andrea Costa e la famiglia Domenicali saranno due cose ben distinte fra loro”.


Futuro da scrivere

Lecito allora chiedersi quale sarà la posizione della curva nel caso nessuno dovesse rispondere all’offerta di Domenicali e Ramenghi, lasciando sostanzialmente il club davanti a un bivio: o la prosecuzione dell’attuale proprietà o la scomparsa. «A quel punto ci riuniremo e ne parleremo tra di noi – spiega uno dei portavoce dell’Onda d’Urto – in tal senso non abbiamo preso ancora alcuna decisione, anche perché abbiamo la speranza che un’alternativa alla famiglia Domenicali salti fuori entro fine mese. Questa volta ci aspettiamo un cambiamento vero e non solo a parole, come avvenuto in passato. Per il bene dell’Andrea Costa vogliamo che la famiglia Domenicali lasci».
Un dialogo? «Pensiamo che loro abbiano colto il significato della nostra protesta, nessuno si è fatto vivo e non avranno molto da dire in fondo. In pochi anni ci hanno fatto perdere due categorie, passando dall’A2 alla B Interregionale, a prescindere dal possibile ripescaggio. L’unica cosa che è rimasta da fare alla famiglia Domenicali è vendere».
Le prossime due settimane saranno decisive per capire se esista o no un potenziale acquirente e, nel caso, capire tempi (ristretti) e termini della trattativa.

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