Basket B, Andrea Costa: i progressi oltre i risultati

Passano i giorni e in casa Andrea Costa si stempera solo parzialmente il rimpianto per l’occasione gettata al vento domenica contro Faenza. Ieri la formazione biancorossa ha ripreso ad allenarsi, naturalmente senza capitan Corcelli (in attesa di esami al ginocchio destro), e venerdì ospiterà (dalle 17.30) al Ruggi la Virtus Padova di B (ci gioca l’ex Francesco De Nicolao), ma il pensiero non può che andare ancora a quei 4’30” finali del derby, dal canestro di Kevin Cusenza del 61-63 in poi.


Manca il colpo vincente

Giusto partire nell’analisi da una premessa. Pure i Blacks, ovvero la seconda forza del campionato per distacco, in quei 270 secondi non hanno segnato dal campo, segno che la fatica, le difese molto fisiche e la mancanza di tutela agli attaccanti da parte della pessima coppia arbitrale hanno avuto il sopravvento su tutto il resto. Ricordato questo, Imola ha avuto un’occasione talmente grossa davanti, pure alla luce del fattore campo, da doversi interrogare sul perché non l’abbia portata a casa. Nel finale incriminato i romagnoli hanno infilato nell’ordine: una forzatura assurda di Corcelli da tre, reduce però da 5 punti consecutivi; l’errore da tre di Cusenza (32% da tre in stagione, ci può stare), l’1/2 ai liberi dello stesso lungo siciliano, il piazzato frontale dai quattro metri (non contestato) di Ranuzzi (questo sì da mangiarsi le mani) e le due triple ciccate da Tognacci con in mezzo quella di Montanari. E, a chiudere, 1/2 in lunetta sempre dell’ex Crema. In soldoni, scelte quasi tutte sensate e prese da chi di dovere (Tognacci l’aveva decisa solo sette giorni prima a Cervia), ma senza fare canestro. La differenza, alla fine, l’ha fatta il mestiere della coppia Pastore- Vico, capace di non tremare dalla linea della carità (4/4): roba che la squadra di Grandi non ha o, quantomeno, se ce l’ha non riesce ad incanalarlo nel modo giusto in campo. Fra l’altro sia Ranuzzi (5’34” giocati nell’ultimo quarto), che Montanari (3’14”) e Tognacci (3’13”) erano stati dosati, forse fin troppo, dal proprio coach e la stanchezza, come spiegazione dei tanti errori, regge fino ad un certo punto.


Progressi e classifica

Peccato, perché di miglioramenti l’Andrea Costa ne ha esibiti, sia a livello tecnico che mentale. La squadra è apparsa più aggressiva, decisa e anche varia in attacco, merito evidentemente del ritorno di Cusenza, il cui inserimento sarà affinato nelle prossime due settimane. Certo l’eccessivo sbilanciamento sul perimetro resta un grosso problema e lo dimostra la distribuzione dei tiri: 13, 10, 7 e 7 da due nei quattro tempini contro 4, 8, 7 e 7. Il primo passo da fare resta proprio qui, ovvero non accontentarsi delle soluzioni concesse sul perimetro dalle difese avversarie, anche perché dopo 20 turni il 32% dall’arco di squadra parla chiaro. La classifica, poi, mette l’Andrea Costa a 6 punti dal 4° posto (irrecuperabili) e a 4 dall’8°, per una rimonta molto complicata considerando le sole otto partite da giocare. Vincere il derby avrebbe cambiato tanto e, a questo punto, arrivare al 110% per gli spareggi di maggio sembra davvero la priorità assoluta dell’Imola biancorossa.

Newsletter

Iscriviti e ricevi le notizie del giorno prima di chiunque altro Clicca qui