E’ un’Andrea Costa che si sta leccando le ferite quella al lavoro da martedì in vista della tosta trasferta di Jesi. Domenica al Pala Triccoli (ore 18, arbitri Doronin e Ricci di Perugia) i biancorossi troveranno infatti un avversario lanciatissimo, capace di vincere quattro delle ultime cinque partite (ko solo a Faenza) e deciso a conquistare il 4° posto, come ha dichiarato senza mezzi termini pure il coach Marcello Ghizzinardi: «La cosa buona è che tutto dipende da noi. Il che non significa certo che sia facile, ma è positivo. A sette giornate dalla fine, se dipende tutto da te, non c’è da guardare a calendario e risultati degli altri. Il nostro futuro l’abbiamo nelle nostre mani». Fa bene l’allenatore jesino a sprizzare ottimismo e fiducia, potendo contare sul fattore campo (solo tre sconfitte casalinghe, con Faenza, Rieti e Ozzano) e avendoli, lui, i giocatori capaci di vincerle le partite, come Marulli (14.6 punti di media) e Merletto (13.6).
Carattere e tecnica
Imola, invece, sin dalla prima giornata ha mostrato di difettare proprio in leadership e le tante occasioni sprecate contro Piacenza ne sono state l’ultima, non necessaria, riprova. I biancorossi viaggiano alla deficitaria media di 68.9 punti di media, meglio (leggermente) solo di chi li segue in classifica (Matelica, Empoli e Tigers). Le percentuali al tiro? Imbarazzanti: 46% da due (terzultima), 32% dall’arco (decima) e 67% ai liberi (ultimissima). A livello individuale solo Ranuzzi (13) e Montanari (11.7) marciano in doppia cifra. Insomma lo spettacolo offensivo che domenicalmente l’Andrea Costa offre ai propri tifosi è davvero mortificante e il talento (poco) e l’inesperienza dei più (indiscutibile) non bastano a spiegare un simile scempio. Se, come accaduto contro la Bakery, si attacca la zona sempre allo stesso modo, ovvero “non attaccandola”, allora i limiti caratteriali del gruppo sono evidenti e a questo punto della stagione non più accettabili. Inutile parlare di schemi se chi ha la palla in mano non azzarda un uno contro uno se non negli ultimi 4-5” del possesso e anche l’alibi della “mancanza di fiducia” regge fino ad un certo punto.
Intanto il giudice sportivo, relativamente al match Andrea Costa-Piacenza, ha comminato ai biancorossi una multa di 225 euro “per offese collettive e frequenti verso gli arbitri da parte dei tifosi locali”. Il conto globale sale così a 4.624 euro.