Basket A2, verso Rimini-Forlì: palla a Meluzzi e Valentini

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Ogni derby è un intreccio di storie scritte o ancora da scrivere, di percorsi che seppur ancora brevi per ragioni anagrafiche, hanno già qualcosa di significativo alle spalle e decisioni importanti assunte, ma soprattutto ricco di speranze e aspirazioni future. La sfida di domenica al Flaminio tra RivieraBanca e Unieuro presenta tutte queste situazioni e le incarna in Davide Meluzzi e Fabio Valentini: stesso ruolo, play titolare, strade diverse che li hanno condotti sino a giocarsi questa sfida.

Davide è tornato nella tua città natale, quella che ti ha anche lanciato nel mondo del basket, dopo cinque anni di lontananza, mentre Fabio ha “lasciato il nido” e per la prima volta giochi lontano da Casale: cosa vi ha spinto a questa scelta e con quali aspettative?

Meluzzi: «Ho avuto la fortuna di giocare questo derby in canotta Crabs, fu un’emozione indescrivibile, specie se sei nato a Rimini e giocoforza il derby contro Forlì non può essere una partita come le altre. Sono emozionato ma al contempo carico, sarà la prima davanti al nostro pubblico e debuttare in una partita del genere è qualcosa di speciale».

Valentini: «Avevo bisogno di vivere un ambiente diverso e di mettermi alla prova in una società più ambiziosa, perché credo siano aspetti fondamentali se voglio crescere come giocatore. Era un’occasione da cogliere. Quando sono arrivate la presentazione, le gare di Supercoppa e ho visto la gente al palazzetto, dopo vent’anni nello stesso posto sono rimasto un po’ spaesato. Ero teso, è stata un’emozione da gestire ».

I vostri due coach sono esperti e notoriamente scrupolosi: come stanno impostando la sfida di domenica e come pensi che la studierà il tecnico avversario?

Meluzzi: «Innanzitutto vogliamo riscattarci dopo San Severo. È importante non subire la loro fisicità e la loro aggressività, l’abbiamo vissuta sulla nostra pelle nei due precedenti stagionali a Lignano e in Supercoppa».

Valentini: «Conosco benissimo Mattia che mi ha allenato per tre anni e credo preparerà situazioni particolari pensate apposta per metterci in difficoltà: lui è molto bravo tatticamente, noi dovremo essere bravi a individuare le trappole ed evitarle. Martino sta continuando a fissare regole precise specialmente in difesa; non troppe per non ingenerare confusione, l’importante è attenersi a quelle e fare tutto con intensità».

Tra amichevoli e Supercoppa vi siete già affrontati due volte: contesti diversi, ma quelle gare hanno dato indicazioni preziose e ancora valide in vista di domenica?

Meluzzi: «Dovremo limitare i loro giocatori di talento, da parte nostra servirà una prova di sostanza, conterà tanto il gruppo».

Valentini: «Rimini ha lunghi molto fisici e atletici e in quelle due gare ci fecero soffrire: bisogna impedire che queste loro doti siano un fattore importante».

Un fattore potrebbe esserlo il pubblico: che clima vi aspettate?

Meluzzi: «Si respira una grande attesa, c’è tanta voglia di vivere questo derby, figuriamoci noi di giocarlo in campo. Credo che siano partite da giocarsi più con l’anima e il cuore che con la tattica, in partite del genere spesso i piani vanno un po' a farsi benedire perché c’è quella componente emotiva che spesso in campo ti porta a fare di più. Speriamo di mettere in campo uno spettacolo altrettanto degno di quello che avverrà sugli spalti».

Valentini: «Caldo e bellissimo, ma Antimo Martino ci sta giustamente dicendo che è una gara da giocare come le altre, senza debba essere sovraccaricata di significati, adesso. Dobbiamo scendere in campo con la testa di sempre, poi vincere sarebbe un bellissimo regalo per noi stessi e per i tifosi».

Se doveste togliere rispettivamente un giocatore a Forlì e Rimini, chi eliminereste e perché?

Meluzzi: «Se proprio dovessi togliere qualcuno, a Forlì, beh Daniele Cinciarini. È il loro giocatore più rappresentativo, abituato a certi palcoscenici, giocatori con una tale esperienza in simili partite possono fare la differenza».

Valentini: «Jazz Johnson, perché è uno dei migliori stranieri della lega, ha un talento incredibile e sa segnare in ogni modo: noi dovremo limitarlo, ma se lui ci desse una mano in questa operazione, non sarebbe male».

Da una parte Meluzzi-Tassinari, dall’altra Valentini-Penna: cos’ha in più la vostra coppia e cosa può mettervi in difficoltà dell’altra?

Meluzzi: «Penna lo conosco perché ci ho giocato tante volte contro nelle giovanili quando lui era in maglia Virtus, con Valentini non ci siamo mai incontrati in campo. Se devo trovare un nostro punto di forza, mi auguro che sia l’imprevedibilità, speriamo di poterli sorprendere in regia e sarà fondamentale perché Forlì sa tenere molto bene il campo».

Valentini: «Tra me e “Lollo” in poco tempo si è creata una bella complicità, credo sia questo il nostro vantaggio oltre a quello della nostra gioventù. Meluzzi e Tassinari sono bravi a conquistarsi falli e a tirare anche da distanze lunghissime: occhi molto aperti».

Cosa significherebbe per voi vincere questo derby?

Meluzzi: «Ci sono partite chiave nell’arco di una stagione, questa per noi è una di quelle. Siamo una matricola, un gruppo nuovo interessante che deve trovare la sua identità e vincere gare come questa pomperebbe il morale della squadra, oltre a far crescere considerevolmente la consapevolezza nei nostri mezzi. Il pubblico di Rimini ci darà indubbiamente una spinta a 360 gradi per tutta la partita, vogliamo regalargli e regalarci una vittoria che per noi significherebbe tanto. In settimana ci siamo preparati molto bene, in maniera maniacale come sempre, non vediamo l’ora di scendere in campo».

Valentini: «Vincere vorrebbe dire che siamo sulla strada giusta per essere una squadra così rinnovata e che dobbiamo continuare e lavorare nel modo in cui lo facciamo. Poi Martino ci ha insegnato che il positivo va subito messo in un cassetto e il negativo, va subito trasformato in positivo».

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