Basket A2, vent'anni dopo, riecco Cinciarini a Forlì

Archivio

Un budget ritoccato al rialzo rispetto all'estate scorsa per una squadra più profonda e contraddistinta da un mix di giocatori giovani, altri d'esperienza e con il filo conduttore della fame della rivincita o comunque della voglia di arrivare. Sono questi i concetti chiave espressi martedì sera nel corso della trasmissione televisiva Panorama Basket, dal presidente della Pallacanestro 2.015 Forlì in merito alla formazione che affronterà a partire dal 2 ottobre (ma in realtà già dall'11 settembre con l'avvio della fase a gironi di Supercoppa) la stagione 2022-2023. La più ricca di derby di sempre, quella che, anche in virtù di questo, richiede al club di via Corridoni uno sforzo aggiuntivo per allestire una rosa all'altezza dei primi posti.

Chi ne farà parte?

La responsabilità delle scelte è tutta sulle spalle di coach Antimo Martino, che non solo allenerà (il contratto è biennale), ma sta operando in prima persona sul mercato verso quella che Nicosanti stesso definisce una vera «rivoluzione dell'organico». Insomma, dell'Unieuro che oggi chiude formalmente la sua annata, non rimarrà quasi nessuno, a partire da capitan Giachetti cui non è stato proposto un rinnovo che avrebbe anche accettato e che dopo quattro stagioni lascia una città che l'ha profondamente ammirato. Con lui hanno già preso altre strade Bolpin (vicino a Chiusi), Pullazi, Palumbo, i due Usa, Bruttini che potrebbe rinforzare l'ambiziosa Treviglio e il promettente Paolo Bandini che potrebbe essere girato in prestito ai Raggisolaris Faenza. A questo punto confermati, dovrebbero essere i soli Lorenzo Benvenuti e Benjamin Ndour a coprire le spalle al futuro centro straniero. Del futuro immediato degli under Franco Flan e Djordje Pazin, ma anche del “Sindaco”, Nicola Natali, non ci sono notizie.

Il ritorno del “Cincia”

La notizia che tra la serata di martedì e oggi ha creato un fiume di sentimenti contrastanti è la firma ormai prossima del 39enne Daniele Cinciarini che lascia Ravenna di cui è stato capitano e doveva essere il perno attorno cui fare ruotare un gruppo rinnovato e giovane, per tornare sotto San Mercuriale, dove risiede parte della sua famiglia, a 20 anni da quello che fu il suo vero esordio nel basket. Era il 2002-‘03 e la Fulgor di Massimo Friso fece faville con lui da Under per tutta la regular season vincendo anche la Coppa Italia di B. Da allora una carriera incredibile che, visto il rendimento, non è affatto a fine ciclo. Da lui Martino avrebbe 20 minuti di agonismo e qualità uscendo dalla panchina dietro la guardia Usa e da ala piccola.

Nuovi play

In quest'ultimo ruolo si alternerà con Luca Pollone, ormai biancorosso a tutti gli effetti, che può anche dare minuti da ala forte e che è tutto fuorché un clone di Riccardo Bolpin. L'ormai ex forlivese era “l'uomo in più” anche in fase di costruzione, ma Forlì avrà una coppia di play tutta nuova e fondamentalmente tutta da valutare. Il titolare del ruolo sarà Fabio Valentini, classe 1999, cresciuto e affermatosi a Casale dove per anni è stato seguito dall'attuale vice biancorosso Andrea Fabrizi, un assistente di prim'ordine per i romagnoli e che di Valentini conosce “vita, morte e miracoli” cestistici. Il suo cambio rappresenta la grande scommessa di coach Martino che lo ha sempre stimato: Lorenzo Penna, il regista a forte impronta difensiva lanciato da Imola quattro anni fa che, tesserato da Verona l'estate scorsa, ha saltato tutta la stagione per a rottura del crociato anteriore del ginocchio destro patita il 14 novembre nel match contro l'Eurobasket.

Newsletter

Iscriviti e ricevi le notizie del giorno prima di chiunque altro Clicca qui