Non è solo una prova generale dello scontro diretto al vertice con la Benedetto XIV Cento che andrà in scena tra otto giorni. E’ una partita che conta in quanto tale perché dal suo risultato, abbinato a quello del big match di giornata tra Pistoia e Udine, l’Unieuro capirà se la strada verso il raggiungimento del primo obiettivo, ossia la conquista di uno dei primi tre posti al termine della regular season, volgerà in discesa o meno. In parole povere, se oggi la squadra di Antimo Martino dovesse uscire vincitrice dalla trasferta sul parquet della Gesteco Cividale e domani i toscani battessero Aessandro Gentile e compagni, allora il vantaggio sulla quarta salirebbe a 8 punti e, con cinque giornate da disputare, sarebbe una dote cospicua.
Insomma, i punti in palio pesano comunque sulla seconda fase di Forlì e il tecnico molisano pretende il massimo dai suoi ragazzi. «Cividale sta disputando un campionato importante portandosi dietro l’entusiasmo, il sistema e tanti punti di riferimento, che anche in A2 stan dandole grandi vantaggi, della scorsa stagione in B: per noi sarà una partita difficile, memori anche della gara d’andata che ebbe un andamento anomalo – analizza il coach dei biancorossi – Basti pensare che a tre minuti dalla fine il risultato era di 42-42 e anche oggi sarà una gara di difficile interpretazione pur se penso che vivrà su binari diversi. Di allora dobbiamo ricordare bene la tenacia della Gesteco e dovremo essere molto bravi su un campo che è molto caldo e sul quale anche squadre importanti han perso punti».
Essere vigili e mentalmente solidi, dunque. Questo il dettame del tecnico che oggi, a meno di sorprese dell’ultim’ora, non avrà a disposizione Todor Radonjic. «Sta un po’ meglio, ha iniziato a fare qualcosa in campo con il nostro preparatore atletico e noi cerchiamo ancora di capire se sarà in grado di darci una mano».
Presumibile, comunque, che verrà preservato nel contesto di una squadra che sta dimostrando di sapere sopperire anche agli infortuni. All’andata, quando i biancorossi persero in casa, in realtà erano però al completo. «Vero ad essere onesti, ma arrivava subito dopo il periodo degli infortuni e dal punto di vista del ritmo fu una situazione che pagammo forse persino di più. Penso sarà una gara diversa perché allora non facemmo mai canestro pur in tiri completamente aperti e mi aspetto un match con ben altro punteggio pur se Cividale proverà a incanalarlo sui binari fisici dell’andata».
Da allora i friulani hanno, o per meglio dire avrebbero, un Rotnei Clarke in più. Gocherà e sarà una minaccia per l’Unieuro? «E’ un giocatore di grande importanza per la categoria, so che ha avuto prolemi fisici ma da quanto leggo con noi rientrerà. Indipendentemente da quanti minuti gli verranno concessi, su di lui andranno poste grandi attenzioni».
Già, anche perché Clarke l’A2 l’ha vinta e Forlì, ancor prima di sfidare la Gesteco, i play-off li ha matematicamente in tasca. E poi? «Dobbiamo mantenere a tutti i costi una delle prime tre posizioni della graduatoria. E’ ancora lunga la strada, Udine può fare un filotto importante e il nostro è un calendario difficile con 2 gare in casa e 4 fuori. Per questo stiamo concentrati solo su Cividale».