Basket A2, Unieuro, la Fortitudo e la voglia di arrivare fino in fondo

Tutto è definito. Archiviato il recupero di mercoledì sera con la Tramec Cento che ha costretto Pistoia al primo ko casalingo in tutta la stagione, la classifica di partenza del girone Giallo che assegnerà le prime posizioni nelle griglie dei due tabelloni-promozione, è quella definitiva. Unieuro e Treviglio scatteranno davanti a tutte con 6 punti, dietro di loro la coppia formata dalla Pallacanestro Cantù e da Cento a quota 4 e, infine, il binomio Vanoli Cremona-Pistoia con 2 punti all’attivo.
Un ragionamento meramente teorico porta a dire che la vittoria della Benedetto XIV sia molto gradita in casa biancorossa perché Pistoia con cui Valentini e compagni avevano la differenza canestri sfavorevole è quattro punti indietro e, con appena 6 partite da giocare, non è uno svantaggio facilmente recuperabile. La formazione emiliana, invece, è sotto di due, ma con lei Forlì vanta il 2-0 negli scontri diretti e un arrivo alla pari favorirebbe i romagnoli. Anch’essa, dunque, è virtualmente staccata di 4 lunghezze. Aggiungendo al contro la Vanoli, paradossalmente la squadra che sinora ha vinto tutto ciò che era in palio (Supercoppa e Coppa Italia), sono tre su sei le formazioni costrette al “rimontone” sui biancorossi.
Morale: se l’obiettivo realistico dell’Unieuro è quello di chiudere tra le prime 4 e guadagnarsi il vantaggio del fattore campo play-off anche in un’eventuale semifinale, stando così le cose un pensiero, concreto, a terminare al primo o secondo posto del gironcino e, quindi, essere prima testa di serie del proprio tabellone play-off, è legittimo e Antimo Martino e i propri ragazzi possono e devono farcelo.
Cosa conterebbe? In sé nulla, ma potenzialmente tantissimo. Prima di tutto poiché i forlivesi avrebbero sempre una garacinque da giocare davanti ai propri tifosi, finale per la serie A compresa, poi perché darebbe una spinta psicologica enorme a un gruppo che fa dell’entusiasmo il proprio carburante. In terzo luogo, considerato l’amore ritrovato col pubblico e le abitudini di una fetta non trascurabile di appassionati che si muovono verso il palasport solo quando una partita è targata “evento”, il Pala Galassi potrebbe essere un grande alleato.
E visto che l’Unieuro quest’anno ha già infranto parecchi tabù in regular season, rompere anche quello delle cocenti delusioni casalinghe nei play-off, potrebbe non essere una cattiva idea. L’elenco è sterminato, ma basti ricordare tre momenti. Garauno con l’Eurobasket Roma del 2021, unica volta che nella sua storia recente in A2, la Pallacanestro 2.015 si presentò a una post season con il fattore campo a favore nel primo turno. Poi la finale promozione dalla B del 2005 con Forlì avanti 2-1 che perse garaquattro al Villa Romiti e poi la “bella” a Casale Monferrato. Infine il trauma di garacinque per salire in A2 del 2010 con il canestro di Matteo Malaventura sulla sirena. L’avversario? Non servirebbe neppure ricordare fosse la Fortitudo, la squadra che domenica riceverà i biancorossi al Pala Dozza.
L’Unieuro non ha obiettivi contro di lei? Vero, ma solo se si pensa alla classifica. L’ultimo acuto al Pala Dozza cade 10 anni fa, il 25 aprile 2013 in A2, però il 97-101 avvenne contro la “Effe Biancoblù” di Stefano Salieri, non contro la Fortitudo che negli ultimi due precedenti ha sconfitto Forlì sempre di due soli punti e che si è arresa in casa a Forlì l’ultima volta nel giugno 2010. Era garatre di finale promozione. Quella finale. Un motivo in più per vendicarsene sportivamente.

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