Basket A2: Unieuro, è Radonjic il jolly anti Nardò

Archivio

Dietro e dentro la partenza lanciata dell’Unieuro non ci sono solo la chimica del gruppo, la qualità indubbia di molti dei suoi esponenti, l’esperienza da vincente di Daniele Cinciarini o la mano di coach Antimo Martino. C’è anche tanta voglia di riemergere o affermarsi definitivamente. Esempi? Lorenzo Penna nel primo caso, Fabio Valentini nel secondo, ma anche Todor Radonjic che dopo una promozione con Fabriano e brillante stagione a Latina, ha scelto Forlì per dimostrare di meritarsi vetrine importanti.

Passo dopo passo sta perseguendo il suo obiettivo. Basti guardare minutaggio e rendimento delle ultime partite: sempre in crescita sino ai 12 punti in 24 minuti del derby con Ravenna, suoi high personali in biancorosso. La fiducia in lui c’è, si vede e la sente. «Confermo e mi fa davvero piacere – sorride l’ala montenegrina - Scegliendo Forlì sapevo sin dall’inizio quali sarebbero stati il mio ruolo e i miei compiti in campo, sapevo che avrei giocato meno minuti del passato, ma che sarebbero potuti comunque essere importanti se non mi fossi mai risparmiato. Così sta andando: quando entro punto solo a dare il mio massimo, devo essere sempre al 100 per 100 in tutto ciò che faccio e poi non conta il “quanto” o il “cosa”, bensì il come lo faccio». La consapevolezza e la maturità di “Tosho”, com’è soprannominato, vanno di pari passo alla felicità di vedere i suoi sforzi premiati dall’impiego e dai successi. «E’ solo l’inizio della stagione, può succedere di tutto, per questo ci stiamo semplicemente godendo il momento senza diminuire minimamente l’impegno - spiega - La vera felicità sta nel capire che il lavoro che svolgiamo sta dando i suoi frutti e per questo puntiamo a migliorarci sempre un gradino alla volta senza mai accontentarci». E’ quanto Antimo Martino chiede ai suoi giocatori, specialmente dopo il derby double-face di domenica. «In palestra è stata una settimana molto intensa, infatti. Il coach ci spinge ad approcciare ogni gara sempre allo stesso modo, ci chiede di rimanere sempre focalizzati sui nostri concetti, concentrati, attenti e intensi. In un’immagine, direi che stiamo lavorando sulla solidità del nostro gioco».

E’ quanto servirà all’Unieuro nella trasferta contro Nardò, alla portata ma nient’affato semplice. «Sarà dura, lo dico convinto, perché oltre a giocare col coltello tra i denti dopo quattro ko, i nostri avversari hanno un roster importante e sono molto fisici. In più giochiamo in trasferta e la gara sarà realmente impegnativa: dovremo dimostrarci bravi, soprattutto a gettare in campo intensità, a metterci il corpo contro quello dei giocatori di Nardò, a imporre il nostro basket per provare a indirizzare subito il match».

C’è un’altra cosa che l’Unieuro può usare come arma in partita: Radonjic. Nardò, infatti, si ricorda molto bene di lui. Nella scorsa stagione, esattamente il 5 dicembre 2021 a Latina, “Tosho” abbattè i pugliesi con 21 punti, 6 rimbalzi, 2 assist e un clamoroso 7/8 da tre. «Quella partita me la ricordo bene anch’io – annuisce – d’altronde è stato il mio record di punti in A2 e 7/8 dall’arco non ti capita mica spesso di farlo. E’ un bellissimo ricordo, ma ora ne voglio altri con Forlì».

Newsletter

Iscriviti e ricevi le notizie del giorno prima di chiunque altro Clicca qui