Oltre ad avere una tifoseria storicamente gemellata con quella forlivese, a Montecatini si legano due dei ricordi più felici in assoluto del basket della città di San Mercuriale dall’inizio degli anni Duemila in poi: la vittoria della Coppa Italia di B del 2003 e la promozione in serie A2 dell’Unieuro nel 2016. Naturale, allora, che al PalaTerme, dove sabato e domenica si disputeranno le Final Four di Supercoppa, la Pallacanestro 2.015 desidererebbe tornare. E a quel punto, potrebbe persino sperare nel più classico dei “non c’è due senza tre”.
Per riuscirci i biancorossi dovranno superare l’ostacolo dei quarti, in gara secca e in trasferta non essendo Forlì una delle quattro teste di serie sulla base del criterio che teneva conto del quoziente canestri del girone preliminare. Si giocherà già domani alle 20.30 e lo scoglio si chiama Tezenis Verona, una delle principali candidate al ritorno in quella serie A da cui è appena retrocessa.
Match estremamente complicato per i romagnoli, ma anche denso di significati che vanno oltre l’aspetto tecnico. Verona prima di tutte ha completato la sua rosa sul mercato e i primi innesti sono stati proprio due dei pilastri sui quali l’Unieuro ha costruito la straordinaria cavalcata della stagione scorsa: Giulio Gazzotti e Lorenzo Penna. Quest’ultimo, il cui ritorno in Veneto ha forzatamente cambiato le strategie di mercato forlivesi, parte in quintetto, mentre Gazzotti cambia il lungo Murphy. Ritrovarseli subito contro aggiunge sale a una sfida secca già importante.
Gara che salterà Xavier Johnson, il terzo ex, amatissimo a Verona dopo le ultime due stagioni e la promozione del 2022. Il suo problema muscolare non si è rivelato serio, da oggi riprenderà ad allenarsi, ma Martino non lo rischierà in partita.
Basket A2, Unieuro: attenta alla Tezenis degli ex
