Basket A2, Toccato il fondo adesso l’Unieuro può solo risalire

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Nella storia, ma dalla parte sbagliata. La sconfitta dell’Unieuro a Cento, non rappresenta solo la peggiore prestazione offensiva da quando è stata fondata la Pallacanestro 2.015, ma costituisce il record negativo eguagliato di punti realizzati in un singolo match tra serie A e serie A2 nell’intera storia del basket forlivese.

Eguagliato, in tutto e per tutto

Il 65-45 scaturito nei 40’ di domenica, è lo stesso, identico risultato, del match disputato dalla Fulgor Libertas a Casale Monferrato l’8 dicembre 2013. Finì 65-45 e per rimanere nel campo delle analogie, ce n’è un’altra: il Credito di Romagna si presentò in Piemonte senza uno straniero, con il solo Tyler Cain in campo, perché Ferguson si era infortunato nella gara precedente vinta dai biancorossi a Imola con la tripla da metà campo sulla sirena di Saccaggi. Una squadra in emergenza quella allenata da “Cedro” Galli, ma le similitudini finiscono qui.

E non solo perché l’assenza della guardia era dovuta a un guaio fisico mentre ora al fatto di non essere stati in grado di trovare uno straniero sul mercato, ma anche per la diversità enorme di roster e obiettivi tra quella Fulgor Libertas e la squadra attuale.

Forlì otto anni fa veniva da due vittorie di fila prima di Casale (quando affondò nell’ultima frazione segnando appena 4 punti) e fu costruita al massimo risparmio. Per cercare una salvezza sul campo già difficilissima alla vigilia del campionato e infatti non raggiunta. In quella trasferta in quintetto base partì il sammarinese Julian Gualtieri, uno dei tanti giovani carneadi della pallacanestro cittadina di quegli anni che ormai da tempo ha lasciato il basket giocato e vive in Florida. Era la squadra di due ottimi stranieri, ma anche di Eliantonio, Basile, Battistini prima che diventasse un buon giocatore di B. Era anche l’unica squadra forlivese ad aver realizzato così poco in una singola gara. Fino a domenica.

In precedenza non c’è traccia di vacche magre di tale portata. La sola volta che la storica Libertas fece peggio, fu nel 1972-1973, in serie B: Vigevano-Forlì 48-44. Era uno scontro al vertice, con i lombardi che chiusero secondi dietro Gorizia e i romagnoli di coach Renzo Paganelli e di tante “glorie” locali (Marisi, De Fanti, Rovati, Massimo Lasi, Fabris, Tesoro, Pinasco, Rosetti, uno squadrone per l’epoca) terzi.

Ora la storia è diversa

È quella di una squadra nata per fare strada a giugno che si trova nel gruppo delle terzultime, a -4 dai play-off, ma con due match da recuperare in trasferta a Ravenna e in casa della Stella Azzurra: recuperare punti è possibile ma tutt’altro che semplice. Nell’immediato l’Unieuro deve tornare a vincere (nelle ultime sette ne ha perse sei) per tenersi lontana dai guai. Per riuscirci, dare dignità alla stagione e, solo dopo, e tornare a parlare di quei play-off che ora è stonato pronunciare, serve l’innesto dello straniero entro questa settimana e prima del match casslingo con San Severo. Non si può più perdere tempo. Non si possono più aspettare improbabili “Messia”.

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