Basket A2, Tassinari: “Rimini non si nasconde, il livello del roster si è alzato”

Nel primo anno, quello della promozione dalla B alla A2, è stato il ‘go-to-guy’, l’uomo dei canestri decisivi per la vittoria del campionato, l’attaccante deputato a mettersi in proprio ogni qual volta ne sentiva la necessità. L’anno scorso, invece, era partito da sesto uomo per poi venire proiettato in quintetto, assieme a Johnson, col quale a tratti aveva convissuto molto bene, riuscendo a distinguere i momenti di sofferenza da quelli di protagonismo. Cosa riserverà la terza esperienza in canotta Rbr ad Andrea Tassinari lo dirà il campo, ma gli arrivi di Grande e Tomassini lasciano presagire un ruolo più ‘qualitativo’, magari partendo dalla panca. Lui, assieme ai suoi compagni, prosegue la preparazione di RivieraBanca con la prima settimana che, in attesa dell’arrivo di Justin Johnson, prosegue senza intoppi e secondo i programmi prestabiliti. «Abbiamo fatto solo mezzo allenamento di basket nonostante abbiamo iniziato lunedì, quindi è ancora un po presto per dare giudizi – dice il numero 0 di RivieraBanca, ormai un veterano di questa franchigia – Il gruppo mi sembra ottimo, sono tutte brave persone, che è la cosa fondamentale per giocare a Rimini, poi il campo parlerà per quel che riguarda il fattore tecnico».

Dunque è possibile che il ‘Tasso’ agisca da cambio di tutti gli esterni, ma che venga utilizzato prevalentemente come cambio di Alessandro Grande, essendoci tre guardie pure (Marks, Tomassini, Scarponi) nel roster biancorosso.

«Sarò sincero, non ho nemmeno fatto il colloquio con il coach, ma qualsiasi sarà il mio ruolo e qualsiasi cosa mi verrà chiesta, sarà solo un piacere mettermi a disposizione», dice il play centese, che è stato confermato proprio per questa sua capacità di adattamento ai compagni, alle diverse partite, ai momenti dei match.

RivieraBanca, che ha costruito una squadra per stare nella parte sinistra alta della classifica, ha tutto per compiere un ulteriore step, in un processo di crescita costante che è il marchio di fabbrica della società presieduta da Paolo Maggioli, per la serie ‘migliorarsi’ ma senza fare il passo più lungo della gamba (Carasso style). Sin qui, i risultati e le presenze al Flaminio hanno dato ragione a questa strategia, che in ogni caso viene giudicata poi in base a quello che succede sul parquet. Però con questi protagonisti, la sensazione è che ci si possa divertire ancora tanto.

«Non ci nascondiamo mai – chiude Tassinari – quindi sì, quest’anno il roster si è alzato di livello e quindi avremo un obiettivo ancora migliore dello scorso anno».

Play-off da protagonisti con un pensierino a quella serie A1 che a Rimini manca da 23 anni.

Commenti

Lascia un commento

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui