Basket A2, RivieraBanca, un -4 in classifica che complica i piani

Il terremoto di Ferrara cambia le carte in tavola a Rbr? Un po’ sì, perché la Rinascita aveva conquistato 4 punti contro gli estensi e l’inevitabile rinuncia al campionato, che ancora non è stata formalizzata dalla Lnp perché ovviamente bisogna attendere due “non partecipazioni” o comunque un avviso ufficiale del club alla Fip, toglierà quelle vittorie a RivieraBanca. Pertanto Rimini si ritroverà dall’attuale sesto posto a braccetto con la Fortitudo (ma con un match da giocare in più) a -4 dai bolognesi, addirittura assieme a Chiusi e Nardò a quota 18, con il decimo posto 2 soli punti sotto.
In ogni caso, meglio pensare positivo: la sosta per il rinvio del match con Cividale è servita per ricaricare le batterie in vista del rush finale, a questo punto veramente importante per Meluzzi e soci: «Dopo essere stato fermo lo scorso fine settimana per un problemino al ginocchio – racconta “Batman” – ho ripreso regolarmente ad allenarmi, ma penso che lo stop ci abbia giovato perché era utile staccare un attimo e poi riprendere al massimo».
Mancano 4 gare alla fine della prima fase: Rimini guarda sopra o sotto? Così Meluzzi: «Penso che dobbiamo ragionare partita dopo partita e poi alla fine guardare dove siamo senza fare strani calcoli nè guardare cosa fanno gli altri, ma maggiormente noi stessi».
Una RivieraBanca che, come più volte rimarcato, aveva iniziato male la stagione per poi ingranare alla grande, tanto da tenere una media da classifica importante. «Per molti è stata la prima esperienza in A2, è normale che servisse del tempo, non è per tutti uguale, ognuno ha bisogno di trovare un equilibrio e la squadra ha svoltato quando tutti hanno capito il loro ruolo dentro il team – Meluzzi spiega così l’evoluzione biancorossa – Ora possiamo veramente essere la mina vagante e toglierci ulteriori soddisfazioni».
Il tutto al netto di un campionato che, per il numero 4 riminese, non è certo stato sin qui corrispondente alle aspettative, almeno considerando che aveva chiuso la passata stagione a quasi 15 punti di media con Chieti. Ma lui che voto si da? Così Meluzzi: «Una stagione buona, ma non buonissima nel senso che all’inizio ho fatto fatica, mentre poi ho trovato una dimensione giusta, ogni tanto mi si chiede di essere più realizzatore, altre volte di fare il play e gestire maggiormente i ritmi».
Con Nardò, nuova classifica alla mano, è ancora di più uno spareggio per i play-off. «I pugliesi hanno tanto talento offensivo, quindi serve solidità e rispetto del piano partita in difesa. Se non ci faremo abbattere da eventuali loro break che possono starci o da qualche errore, credo che possiamo portare a casa la vittoria».

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