Basket A2, RivieraBanca sconfitta a Cividale (93-70)

La striscia della Rinascita si interrompe a Cividale: è una caduta brusca, pesante, che comunque non toglie nulla all’ottimo campionato sin qui giocato dai biancorossi e che non pregiudica niente in ottica play-off (93-70). Rimini dovrà probabilmente conquistarli nella seconda fase, visto che in Friuli non è praticamente serata sin dall’inizio: la Gesteco, che di media segna 71 punti, ne mette 93 con percentuali allucinanti, mentre Rimini non riesce mai a incidere difensivamente e, progressivamente, si sfilaccia in attacco aprendosi alle buone giocate di quelli di Pillastrini, che di fatto dominano da metà secondo quarto in poi un match che tutti si aspettavano difensivo e bloccato, con Cividale ad anestetizzare i ritmi.
Invece no: la squadra di Pillastrini sorprende tutti, Rbr in primis, con un primo tempo da 10/13 da tre e 51 punti segnati (media sotto i 70 in campionato) e un corri e tira inimmaginabile. In questa fiera delle triple, con un Dalton Pepper irreale (24 punti e 9/9 dal campo, 6 bombe), Rimini si iscrive a sprazzi, sorretta prima da Ogbeide (che schiaccia il 32-33 del 13’, dopo un contro-break biancorosso di 9-0) e poi da Meluzzi, che piazza due siluri nel mezzo della fiera offensiva friulana, chiusa dal canestro dall’angolo di Mouaha (51-42 al 20’, 7 rimbalzi offensivi per la Rinascita con Ogbeide già in doppia cifra).
Si attende l’iscrizione alla partita di Johnson, che nel terzo periodo c’è: Jazz ne segnerà 9, ma il problema continua a essere Pepper, che non sbaglia letteralmente mai e assieme a Battistini e Rota spinge il tassametro delle triple di Cividale a 14/21 (74-59 al 29’), con Rimini difensivamente in clamorosa difficoltà. L’emorragia, nonostante le reprimende e i time-out di un Ferrari sconsolato, non si ferma perché Johnson e Landi sparano a salve, mentre Battistini e Miani imperversano fino al +18 che sa fine anticipata (83-65 al 34’). Così è, perché anche se Ogbeide prova a combattere contro i mulini a vento, Johnson forza senza costrutto e la Rinascita non ha più la forza ne il tempo per rimetterla in piedi.

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