Basket A2, RivieraBanca: ora è un altro Anumba

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Qualsiasi tifoso biancorosso domenica sera ha trattenuto il fiato per qualche secondo, quando Derek Ogbeide ha lasciato partire il tiro del possibile successo all’overtime su Udine. Quel pallone ha girato sul ferro prima di essere sputato fuori, regalando così il successo alla squadra friulana, proprio sotto gli occhi di Simon Anumba che non è riuscito a toccarla quello che sarebbe stato il tap in vincente. «Purtroppo non l’ho toccata. Ho riguardato il video tante volte e sembra che il tocco ci sia, ma non è stato così - racconta a scanso di equivoci l’ala biancorossa -. Ho saltato con la prima intenzione di toccarla, è stata una frazione di secondo, poi ho tolto la mano pensando che entrasse perché danzava internamente, purtroppo il ferro l’ha sputata».

La sconfitta brucia

Per come è maturata certo, ma rimane la prestazione importante di RivieraBanca al cospetto di una squadra dai nomi altisonanti costruita per ben altri obiettivi. «C’è un po' di amarezza perché pur non avendo giocato una gara perfetta, siamo riusciti a tornare in partita mettendo in seria difficoltà una squadra di grandi giocatori per la categoria. La differenza in negativo l’hanno fatta gli errori su alcuni dettagli e su alcune scelte, tuttavia dobbiamo essere fieri della prestazione fatta perché su un campo difficile abbiamo lanciato il segnale di potercela giocare davvero contro chiunque». La crescita di Rbr è sotto gli occhi di tutti, per una squadra che con il passare delle settimane ha saputo trovare la sua identità da squadra capace di mettere i bastoni fra le ruote alle prime della classe e recitare un ruolo tutt’altro che da comprimaria al suo ritorno in A2. «Abbiamo ancora tanto lavoro da fare e stiamo dando il massimo in palestra, ma siamo consapevoli dei miglioramenti che ci sono stati da inizio stagione. Siamo diventati una squadra, sappiamo quello che dobbiamo fare, ci troviamo e ci aiutiamo in campo. Dobbiamo continuare a limare gli errori, stare attenti a quei dettagli che in questa categoria fanno la differenza, mettere la “cazzimma” in certe situazioni, gestire meglio alcuni possessi chiave. Detto questo siamo sulla strada giusta».

È un altro Anumba

Una crescita esponenziale, evoluta a braccetto con le prestazioni della squadra. Per il numero 3 riminese si tratta della quinta gara nelle ultime sei in doppia cifra. «Sono soddisfatto di quello che sto facendo, sono consapevole di aver ancora tanto lavoro da fare e tanti margini di miglioramento davanti a me. Sento la fiducia del coach e della squadra, mi sprona a usare bene la mia fisicità, sono queste le armi che devo usare per fare bene in questo campionato». La squadra, rientrata in nottata domenica da Udine, tornerà a lavorare in palestra oggi per preparare le due sfide consecutive al Flaminio contro Chiusi e Bologna. «Pensiamo a Chiusi, non è scontata. Abbiamo voglia di riscatto, ci teniamo a fare una bella partita davanti ai nostri tifosi dopo due trasferte consecutive».

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