Il mirino è sui playoff. Archiviata la questione salvezza – teoricamente la matematica ancora non c’è, ma con 6 punti di margine sul decimo posto e lo scontro diretto favorevole con tre delle quattro a quota 16, unica eccezione San Severo, dovrebbe succedere l’impossibile per essere ripresi –, la Rinascita può meritatamente riposare e pensare a migliorare l’attuale settimo posto. Quel che interessa a Rbr è che, chiudendo sesta (o meglio), i play-off sarebbero matematici già prima della fase 2: per farcela, nelle ultime quattro giornate bisogna prendere due punti in più della Fortitudo che ha il 2-0 nel doppio confronto. Fattibile? Sì, perché Bologna deve giocare contro Pistoia e Forlì, mentre Rimini ha Cividale e Ravenna fuori, Nardò e Pistoia in casa: con tre successi, i ragazzi di Ferrari potrebbero presumibilmente sorpassare la “F” e coronare una stagione comunque già positiva, seppur non così sorprendente. Del resto, gli ultimi mesi ci hanno mostrato il perché Rimini, dopo un avvio difficile (una vittoria e sei ko), ha inanellato un parziale di 10-5, con almeno due sconfitte, in casa con Cividale e Fortitudo, che gridano ancora vendetta. Questa Rinascita è stata costruita attorno a Jazz Johnson (20.1 punti di media e un clamoroso 44.5% da tre), che ha confermato di essere un bomber ma anche un uomo squadra vero, che quando serve difende – e bene – sugli americani altrui, e che quando conta segna (quasi) sempre. La coppia con Derek Ogbeide (16.1 punti e 9.3 rimbalzi di media, significa doppia-doppia garantita ogni domenica) è la migliore del girone rosso. Non c’è un’altra squadra nella quale i due “strangers” incidono così tanto, ma va rimarcato che si tratta di due giocatori inseriti pienamente dentro il contesto della squadra, non di due solisti. Va da sé che quando le difese altrui devono concentrarsi su di loro, il campo si apre e i vari Masciadri (44.4% da tre, Rimini quindi ne mette due nei primi cinque in tutto il girone), Meluzzi e Tassinari possono trovare quei canestri che hanno nel loro background. L’atletismo, poi, è garantito da un’Anumba cresciuto esponenzialmente, mentre Scarponi resta uno che tiene egregiamente il campo. La stagione Rbr, però, è girata dall’avvento di Landi in poi: pur tirando con percentuali deficitarie, l’ex Scafati ha compattato lo spogliatoio e portato sul parquet malizia, fisicità e intelligenza tattica. Quello che mancava e che adesso c’è.
Basket A2, RivieraBanca: Fortitudo nel mirino per la volata play-off
