Basket A2, RivieraBanca deve battere Pistoia e tifare Forlì

La speranza c’è, la scia lunga anche: la Rinascita che va all’assalto di Pistoia (ore 18 al Flaminio, arbitri Ursi, Tirozzi e Cassina) è carica a molla e in piena forma. Non si può lasciare niente di intentato perché un successo con contemporanea caduta della Fortitudo in casa con Forlì significherebbe sesto posto e matematica qualificazione ai play-off prima della seconda fase.
Se così non fosse, sarebbe settimo posto con 6 punti di partenza in un girone da sei che qualificherà comunque le prime quattro alla post-season. «Per loro non conta niente, sono nei primi tre posti e in tale posizione rimarranno comunque - osserva il tecnico Mattia Ferrari - per noi invece conta ma al di là del risultato vogliamo vincere sempre, soprattutto in casa davanti ai nostri meravigliosi tifosi. Poi onestamente c’è una bella differenza tra essere già sicuri dei play-off, e affrontare le prossime partite liberi, magari contro squadre più forti ma in ogni caso più tranquilli, e dover invece ancora conquistarli».
Le motivazioni, insomma, sono al massimo e anche lo scrimmage di mercoledì scorso con Pesaro ci ha raccontato di una squadra tonica, che corre e difende. «Johnson ha recuperato pienamente, così come Masciadri - continua il trainer biancorosso - Siamo al completo, abbiamo vinto una bella partita a Ravenna con l’apporto offensivo anche di Masciadri e Bedetti. Significa che ormai abbiamo raggiunto un equilibrio nel quale oltre ai due stranieri, incidono a rotazione anche gli italiani e non è un caso se questa crescita costante ci ha portato a migliorare nel corso della stagione».
La Giorgio Tesi Group ha la miglior difesa del torneo (66.4 subiti di media) e tre tenori che la tengono in piedi in attacco: Varnado, Copeland e Wheatle. «Sono fisici, atletici, difendono bene però poi non rinunciano a correre quando recuperano la palla - li descrive così il coach riminese - È un test di livello, a differenza di altre volte hanno anche peso sotto le plance, penso a Varnado ma anche a Magro che nel match con Cento ha segnato dei canestri da cinque metri difficili da marcare. Ogbeide è il nostro centro, dobbiamo rifornirlo di palloni sempre, per sfruttare i vantaggi sulle rotazioni».
Sul perimetro, poi, i “piccoli” biancorossi sono chiamati al riscatto dopo un derby un po’ in chiaroscuro: nessun punto per Meluzzi e Tassinari a Ravenna, contro certe squadre non può bastare il solo Johnson. «Il play di Pistoia, Saccaggi, assieme a Fantinelli della Fortitudo è il più grosso fisicamente, quindi da una parte dovremo tenere e dall’altra sfruttare la nostra maggiore velocità - chiude la sua analisi Ferrari - Come sempre si tratta di avere un buon bilanciamento sui due lati del campo, ma direi che da questo punto di vista recentemente abbiamo fornito discrete garanzie».

Newsletter

Iscriviti e ricevi le notizie del giorno prima di chiunque altro Clicca qui