Basket A2, Rimini terra di canestri. Carasso: "Superati i 1.250 abbonati"

Archivio

Tranquilli, siamo appena all’inizio, un periodo di apprendistato è doveroso per una formazione neopromossa. È in sintesi ciò che trapela in casa Rinascita Basket Rimini dopo la sconfitta contro l’Unieuro che fa il paio con lo stop di San Severo. Logico che tutto l’ambiente, dalla società ai tifosi, ci teneva a bagnare l’esordio casalingo con una vittoria e l’occasione era ghiotta, il derby più sentito dalla città che mastica basket, ma il campo ha emesso un verdetto diverso.
«Sapevamo che avremmo trovato difficoltà in questo inizio del campionato - dice Paolo Carasso, amministratore delegato di Rbr - il calendario ci ha messo di fronte due ottime formazioni e il ciclo tosto proseguirà anche domenica prossima a Cento. Abbiamo sempre detto che RivieraBanca può far bene in questo campionato e non sono le prime due sconfitte stagionali a farci cambiare idea. La parola d’ordine in questo momento è pazienza e tanto lavoro».
Nessun dramma quindi e una spiegazione logica, prevalentemente tecnica. «Conosciamo il valore di un tecnico come Mattia Ferrari e sappiamo bene che la sua pallacanestro è ricca di contenuti tecnici, piena di letture, ha bisogno di essere assimilata e giocata il più possibile. Per chi conosce la pallacanestro tutto questo è semplice, ma essendoci tante variabili, i giocatori hanno bisogno di giocare e giocare ancora per poterle assimilare. Il tempo finora in partita non c’è stato, visto che abbiamo affrontato due squadre forti che non ci hanno lasciato mai il tempo per pensarci».
Allargando il concetto, se i giocatori hanno bisogno di giocare assieme e il quintetto di partenza è nuovo per quattro quinti, si spiegano anche le partenze a rilento. «Esatto, le dichiarazioni dell’allenatore vanno proprio in questa direzione, tutti i nuovi ragazzi devono imparare il nostro sistema di gioco. Forlì è costruita per vincere il campionato, non possiamo permetterci, soprattutto contro simili avversarie, partenze molli, perchè poi si può anche recuperare, ma alla fine lo sforzo si paga, soprattutto se si trova una Unieuro che ha gestito benissimo anche i momenti più difficili, quelli della rimonta».
Ci ha creduto a un certo punto nella vittoria? «Sì, non solo sul -1 ma anche sul -5 a tanto dalla fine, anche per la grandissima spinta dei 3000 del Flaminio che ci hanno dato la scossa, confermando grande affetto verso la squadra».
Carasso chiude con un dato che lo rende orgoglioso. «Abbiamo stabilito il record assoluto di abbonati della storia del Basket Rimini. Eravamo fermi ai 1223 del ‘94-95, quando la mobilitazione generale escluse la fusione con Forlì a suon di abbonamenti. Quest’anno abbiamo superato quota 1250».

Newsletter

Iscriviti e ricevi le notizie del giorno prima di chiunque altro Clicca qui