Basket A2, Rimini: è il momento delle risposte importanti

Mattia Ferrari sa perfettamente che la vittoria con Ferrara rappresenta solo l’inizio di un percorso che nelle prossime tre, può già indirizzare l’intera stagione della Rinascita. Ecco perché il passare dal +30 del 30’ al +15 finale l’ha fatto imbestialire, ma per la serie ‘non tutto viene per nuocere’, la sensazione è che la sfuriata del coach biancorosso negli spogliatoi per il rilassamento finale abbia fatto molto gioco verso Udine.

A parte che la sfida a una delle presunte favorite alla promozione in A1, se non la squadra più forte del campionato (sempre che non si presenti rimaneggiata, visto che con Cento a causa del Covid ha dovuto rinunciare a cinque effettivi), si prepara da sola, va detto che domenica Rbr potrebbe cavalcare l’onda, proiettandosi in un campionato diverso, magari un po’ sopra la linea di demarcazione della salvezza.

Cosa è stato detto finora

Se non c’è bisogno, se vede che i compagni sono in ritmo, Jazz Johnson (20.5 punti di media col 37% da tre) evita di forzare, anche perché quando gli si accende quella lampadina, congela i possessi per 12-13 secondi: o segna o sono guai grossi. Chiaro che con Udine, che ha due esterni Usa di assoluto livello (Sherrill e Briscoe, quest’ultimo 29 con Cento) più uno degli italiani più forti del girone rosso, Gaspardo, c’è il rischio del corri e tira visto per una parte del tempo a Cento e con Forlì, ma è per questo che l’equilibratore Bedetti, lanciato in quintetto con risultati enormi domenica, pare più propedeutico ad affiancare gli altri due mini-esterni rispetto a Scarponi, che sta tenendo alla grande ma in difesa paga in esperienza e tonnellaggio.

Gli altri dilemmi

Il principale è ‘Batman’ Meluzzi spuntato e bagnato (7.8 punti ma il 43% da due e il 25% da tre). La domanda è obbligata: play, guardia o combo? Un bel problema, anche perché Tassinari (10.5 punti col 33% da tre e 2.5 assist) è già in palla e il minutaggio del golden boy riminese potrebbe finire ancora più a Sud. Detto questo, c’è sempre Anumba, deputato numero uno a difendere sui 2, 3 e anche sui 4 fisicati: sempre che non faccia tre falli in due minuti, la sensazione è che possa solo crescere. Così come Ogbeide, il quale viaggia a doppia-doppia di media (14.3 punti + 9.8 rimbalzi e anche 2.3 stoppate) ed è senz’altro un ago della bilancia totale per RivieraBanca. Una squadra che sembra superiore a quelle che lotteranno sicuramente per la salvezza (Nardò, Ravenna, Ferrara, Cividale, Chieti, Chiusi), ma che, dopo Udine, sarà di scena proprio a Chiusi e poi in Piazza Azzarita contro la Fortitudo. Ecco: lì saremo a sette match complessivi, carne al fuoco più consistente per capire veramente il livello del barbecue biancorosso.

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