Se la partita d’esordio era importantissima per entrare da protagonista nella serie e lanciare un chiaro messaggio all’avversario, la seconda sfida tra Unieuro e Old Wild West Udine è fondamentale per i biancorossi al fine di dare un indirizzo forte e preciso alla semifinale.
Vinta al fotofinish l’estenuante battaglia nervosa di garauno, oggi alle 19 al Pala Galassi (arbitrano Bartoli, Salustri e Costa) la squadra di coach Antimo Martino cerca il punto del 2-0 che non significherebbe certo ipotecare il pass per la finalissima, ma toglierebbe ai friulani la chance di giocarsi il passaggio del turno tra le mura amiche del “Carnera” costringendoli a una rincorsa affannosa e in salita.
Lo spartiacque della serie
Insomma, il match di stasera è il bivio vero della serie e i biancorossi vi arrivano lanciati da nove vittorie consecutive e dalla consapevolezza di avere una difesa davanti alla quale anche il debordante talento individuale dell’Apu è andato a cozzare. Tenere Udine ai 70 punti era la missione e questa, venerdì, è stata portata a termine. Serve bissarla, ma forse ancor prima, serve riuscire a contenere fisicamente e atleticamente Alessandro Gentile e compagni. È la precondizione affinché, poi, Udine debba cercare soluzioni fuori dai giochi. Aggrappandosi solo al talento e non al sistema.
La bravura dei romagnoli in garauno è stata proprio quella di vincere, una volta trovate le contromisure all’Emanuel Terry devastante dei primi 10’, la battaglia di muscoli e intensità. Una statistica, clamorosa, lo evidenzia: 50 rimbalzi catturati dai biancorossi, 13 dei quali in attacco, contro i 39 degli ospiti. E ancora, 40 punti realizzati in area contro i 32 di Udine, quindi 16 punti da secondi tiri contro gli appena 3 degli avversari. Considerando il miserrimo 9% nel tiro dall’arco (2/22, una carestia stile trasferta di Cento del 2021-2022), l’Unieuro ha vinto la prima partita sotto canestro e, più in generale, di fisico. In sostanza ha battuto l’Apu con le sue stesse armi. Un capolavoro.
Il pensiero di Martino
È lo stesso Antimo Martino a certificarlo e a indicare come questa debba essere la strada maestra che può condurre i suoi in finale. «Non è stata una gara bellissima, su tante cose possiamo fare meglio, ma di positivo c’è che abbiamo capito come va giocata questa serie: cercare di limitare il più possibile la fisicità di Udine. La vittoria a rimbalzo lo testimonia, ma un rimbalzo non è solo questione di centimetri, bensì anche di desiderio e cuore».
Importante, per il tecnico, è anche avere terminato la gara commettendo 10 falli in più dei friulani. «Significa che nessuno si è tirato indietro e si è risparmiato. Questa serie si vince in difesa e la prossima sfida è ripetere tutto questo oggi. Sono certo che ci proveremo perché lo abbiamo già dimostrato».
A tutto questo si aggiunge l’ottimo ritorno in campo di Vincent Sanford.