Basket A2, Petrovic: "OraSì, mica è impossibile vincere a Forlì"

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È sicuramente il derby degli ex quello di domenica tra Unieuro e OraSì. Se i tifosi giallorossi saluteranno il coach Antimo Martino, Daniele Cinciarini e Giulio Gazzotti, quelli forlivesi rivedranno all’opera Danilo Petrovic, all’Unieuro nel campionato 2019-20, quello terminato in anticipo per il Covid con le due squadre rispettivamente prima e seconda del girone Est in A2.

Domenica ci sarà sicuramente una grande cornice di pubblico, considerando soprattutto l’ottima partenza dei padroni di casa, a punteggio pieno dopo quattro giornate, mentre Ravenna vincendo contro Nardò ha mosso la sua classifica. Proprio contro i pugliesi, dopo super Musso, è balzata all’occhio la prestazione di Petrovic. «Arriviamo da una vittoria molto importante dopo un inizio difficile del campionato: due punti che servivano come il pane, sia per cancellare lo zero in classifica, sia per l’effetto sul nostro morale. Un segnale rilevante da parte del gruppo che tuttavia, sapendo di essere ancora agli inizi e con tante battaglie d’affrontare, è consapevole che occorrerà trovare il più presto una continuità di risultati».

Derby contro pronostico

Una soluzione tutt’altro che semplice perché già domenica l’OraSì giocherà un match che sulla carta appare proibitivo in partenza. «Forlì è una di quelle squadre che fino a questo momento ha mostrato qualcosa di più rispetto le altre - ammette l’ala ravennate - e ha un organico con maggior esperienza rispetto a, però noi non partiamo battuti e se riusciremo a giocare bene le nostre carte, avendo la giusta mentalità potremmo anche pensare di fare anche il colpaccio».

Il ricordo dell’ex

L’ottimismo non fa difetto a Petrovic e neppure la memoria quando si parla di Forlì 2019/20 in un gruppo dove è rimasto solo Benvenuti. «Ho giocato in tante squadre che ormai non le conto più, ma l’esperienza di Forlì la ricordo bene perché è stato il primo anno dove ho giocato nel mio ruolo in una squadra molto competitiva, con tanto calore attorno, per cui sarà un grande piacere ritornare al palazzetto. Ma anche a Ravenna mi trovo bene: abbiamo ben chiari i nostri obiettivi da raggiungere. A livello personale devo alzare il mio livello tecnico e acquisire più personalità, quindi da qui a fine stagione mi attende un grande lavoro».

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