Basket A2, Penna avvisa l'Unieuro: "Non permettiamo a Udine di partire forte"

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Nuovamente vincente, con il morale alto e fisicamente in ripresa: l’Unieuro che domani salirà a Udine per il big match della penultima giornata d’andata è pronta a calare tutte le sue carte sul tavolo di un campo per lei sempre ostico quale il “Carnera”. E sono carte ottime per cercare lo sgambetto alla grande favorita del girone rosso. Basta seguire e applicare non solo i dettami di Antimo Martino, ma anche i consigli di Lorenzo Penna, uno che campo e ambiente udinesi li conosce alla perfezione avendo giocato una stagione e mezza, tutto il 2018-‘19 e il 2019-‘20 fino all’interruzione per Covid dei campionati.
«Sono stati anni importanti, ma direi soprattutto intensi per me - ammette il play biancorosso -. Erano le prime stagioni ad alto livello e lontano da casa e inizialmente non è stato facile vivere bene quell’esperienza. Poi però ho trovato la mia dimensione e sono stato molto bene lì anche se il secondo anno iniziò purtroppo con un brutto infortunio alla caviglia e proprio quando stavo iniziando a giocare davvero bene, è arrivato il Covid e tutto si è fermato».
Non si è fermato Penna però e il suo percorso sempre ad alto livello, perché poi sono arrivate Torino, Verona e adesso Forlì che nelle ultime tre partite non ha ritrovato solo i punti, ma anche il ritmo giusto. «È proprio così. Mercoledì, contro una squadra come Chiusi che avrebbe dovuto sfoggiare una prova perfetta per sopperire all’assenza di tre giocatori, siamo stati bravi mentalmente a non sottostimare l’impegno e a trovare il nostro ritmo da imporre al match. A volte non è stato facile leggere subito le tante difese che i nostri avversari hanno proposto, ma siamo riusciti a interpretarle nel modo migliore, man mano che la partita avanzava, non fermandoci mai e muovendoci sempre noi assieme alla palla. Il “segreto” contro le difese tattiche, in fondo è sempre quello».
Nel sapere scovare ed evitare le potenziali trappole disseminate sul terreno dall’Umana, un ruolo chiave lo ha avuto proprio Penna, uno che l’intensità e l’animus pugnandi lo getta sempre oltre ogni ostacolo e ogni spavento. Come quello che ha provato a metà partita sentendo «uno scattino» alla spalla sinistra. «Solo spavento per fortuna. È successo a metà gara quando contendendo una palla a metà campo, nel cadere, ho appoggiato la mano e ho sentito dolore alla spalla. Non è successo niente, perché poi ho giocato regolarmente e ora sto bene».
Buon per lui e per l’Unieuro che ha bisogno di Penna a Udine in un match che il play bolognese definisce «Bellissimo e difficile». Per entrambe, però, non solo per i romagnoli. «Udine resta una grande squadra anche se qualche giorno fa ha perso con Cividale. Di un solo punto, poi, e me l’aspetto con il coltello tra i denti».
Anche nervosa, però? «Avrà probabilmente sia rabbia che tensione e se prevarrà l’una o l’altra dipenderà da come Udine inizierà la sfida e da come lo faremo anche noi. Non dobbiamo permetterle di partire bene e prendere forza, quindi sarà un match in cui servirà essere forti mentalmente e intensi, dalla palla a due alla sirena finale. Noi possiamo giocare tranquilli, anzi dobbiamo farlo, pensando solo a seguire il piano partita che il coach ci sta assegnando».

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